Dalla vetta della classifica, Paulo Sousa non nasconde le grandi ambizioni della Fiorentina. "Scudetto? Sognare non fa male, è l'arma per poter arrivare a dei successi", ha detto il tecnico viola, che poi si è concentrato sulla gara con l'Atalanta e Rossi: "Sarà un match difficile, la difesa di Reja è molto solida, ma vogliamo dare continuità al nostro lavoro. "Per Pepito un altro step in avanti", ha aggiunto.
Sousa non si pone limiti, ma resta con i piedi per terra: " E' molto diffcile per noi lavorare su ogni partita, figuriamoci quando sei di ritorno da una trasferta europea. Non è facile spostare l'attenzione su una nuova partita e sul nuovo avversario. Per me l'apprendimento avviene attraverso gli esperimenti in campo".
Finora comunque il lavoro del tecnico portoghese ha pagato e la via ormai è tracciata. "Nella vittoria e nella sconfitta si deve lavorare sui nostri prinicipi di gioco: dobbiamo saper gestire l'entusiasmo, che deve essere equilibrato - ha spiegato -. Dobbiamo essere noi stessi, dobbiamo avere gli stessi principi per avere la garanzia di fare una partita al nostro miglior livello". L'Atalanta, del resto, non lascia tranquillo l'allenatore viola: "E' una squadra solida, viene da due vittorie consecutive, riesce a vincere anche nei minuti finali: questo dimostra il loro carattere e la loro organizzazione. Dovremo essere super-attenti".
Quanto a come caricare la squadra, Sousa ha le idee chiare: "Ci sono tanti fattori per motivare i giocatori: essere primi è già un tasto motivazionale enorme, voler restare primi a lungo è un'altra motivazione". Poi sulle condizioni della squadra e sui singoli: "Vogliamo spingere al massimo fin da subito domani sera: la squadra arriverà bene all'appuntamento. Roncaglia è ancora a rischio, vediamo nelle prossime ore come starà. Kalinic è un ragazzo molto riservato, contro l'Inter ha preso molte botte ed è uscito dal campo con molti lividi".
Infine qualche parola su Giuseppe Rossi: "E' un ragazzo che sta lavorando moltissimo per arrivare al suo livello: lo vedo con molta voglia di giocare, che ha continuità nel suo lavoro, sono contanto per lui perché abbiamo fatto un altro step in quelli che sono i componenti della riabilitazione calcistica, dove c'è anche una componente emozionale. Il gol trovato in partita sicuramente lo aiuterà a crescere".