L'Italia più bella del Mondiale si arrende 16-9 all'Irlanda e dice addio alla possibilità di accedere ai quarti. Non basta il cuore degli azzurri che si ritrovano proprio nel momento più importante del torneo, forti anche della presenza di Parisse, ma non riescono a compiere l'impresa contro Sexton e compagni. Unica meta quella di Earls, man of the match la seconda linea dei Greens Henderson. Domenica l’ultimo impegno degli azzurri contro la Romania.
Al Queen Elizabeth Olympic Park vengono i brividi già a sentire gli inni nazionali, con lo stadio che canta compatto Irland's Call. Ma l'Italia non ha paura e forte della presenza di capitan Parisse scende in campo con la giusta determinazione per affrontare la partita più importante del torneo. Dopo un avvio di grande equilibrio e un cambio forzato (Benvenuti per Garcia) è Sexton a fare il primo buco inserendosi tra le maglie della difesa azzurra: l'Irlanda gioca con il vantaggio, la nostra difesa tiene e allora si va per i pali con lo stesso Sexton che al 9' segna i primi tre punti della partita.
Allan risponde per il 3-3 al 15' concretizzando al meglio un calcio a favore, poi al 20' l'Irlanda va in meta con Earls: touche Italia rubata dai Greens che vanno a giocare dalla parte opposta schicciando oltre la linea dopo un facile riciclo di Henshaw per il primo centro irlandese. Gli azzurri hanno il merito di non scomporsi, O'Connoll non scivola via dopo un placcaggio e al 24' Allan realizza il calcio di punizione per il 10-6. Al 27' la grandissima occasione sprecata dagli azzurri per andare in vantaggio: touche sui 5 metri per l'Italia, Manici non trova i compagni per organizzare una maul e l'Irlanda spazza l'area con un calcio di Sexton.
Il primo tempo si chiude sul 10-6 e nella ripresa Giazzon prende il posto del tallonatore delle Zebre: finalmente una rimessa vinta al 51', maul e vantaggio azzurro con Allan che trova Venditti, ma l'in avanti dell'ala del Newcastle ci riporta sul punto della punizione conquistata e l'apertura vicentina realizza il calcio del meno uno.
Sembra un sogno dopo le prime due prestazioni deludenti dell'Italia, e neppure i due calci in tre minuti di Sexton scoraggiano Campagnaro e soci. Al 65' l'Olympic Park riserva un lungo applauso a capitan Parisse prima che Canna, subetrato ad Allan, fallisca un calcio da metà campo. Gli irlandesi sentono la pressione, sale il tifo per i Greens ma quando O'Brien si fa ammonire per una scorrettezza inutile su Furno sullo stadio londinese cala il gelo.
Restano da giocare otto minuti, l'Italia è in superiorità numerica ma l'ostruzione di Palazzani al 78' regala un calcio all'Irlanda che guadagno tempo: Sexton non centra i pali, gli azzurri provano a giocare ma sul recupero irlandese Sexton la mette fuori chiudendo definitivamente la contesa. Finisce 16-9 per i Greens, punto bonus per gli azzurri che devono però dire addio al Mondiale. Inutile l'ultimo match di domenica prossima contro la Romania, ma almeno si esce con onore.