Un anno al Chelsea, due al Napoli, poi l'approdo al Real Madrid. Ma nulla può cancellare dalla memoria di Rafa Benitez la brevissima parentesi sulla panchina dell'Inter. Dal 10 giugno al 23 dicembre 2010, i primi 196 giorni dell'era post Mourinho e soprattutto post Triplete. Un lasso di tempo ristretto che ha comunque permesso al tecnico spagnolo di alzare al cielo Supercoppa italiana e Mondiale per club, ma che gli ha riservato anche un'amarezza sul mercato mai svanita. E, ai microfoni di Onda Cero, non ha perso l'occasione per ribadirlo: "Quando ero a Milano mi era stato promesso l'acquisto di tre giocatori: Evra, Mascherano e Kuyt. Nessuno di questi elementi fu preso".
Ora Benitez può godersi una delle più forti squadre al mondo, con un reparto offensivo che comprende elementi del calibro di Ronaldo, Bale, Benzema e James Rodriguez. E giovani pronti a esplodere come Jesè Rodriguez, il cui limitato minutaggio con le Merengues potrebbe tuttavia portarlo lontano dal Bernabeu a gennaio. La stampa iberica ha accostato il gioiello classe 1993 proprio all'Inter, ma Rafa non fa una piega: "Non posso controllare i rumors. Posso solo dire che è un ragazzo che si allena tanto e possiede tantissima qualità". Visti i precedenti, chissà che non sia lui stesso a stoppare un'eventuale affare per il Mancio. Uno "sgarbo" postdatato, anche se al comando non c'è più Moratti. Responsabile numero uno - a detta di Benitez - del non-mercato nerazzurro di cinque anni fa.