Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ieri è stato ascoltato per un'ora in Procura. Il numero uno azzurro è indagato per resistenza a pubblico ufficiale dopo un diverbio con un agente della Polaria, avvenuto all'aeroporto di Capodichino nel mese di luglio. All'epoca, secondo il sindacato di polizia Silp-Cgil, De Laurentiis, dopo aver usufruito insieme al suo staff e ai suoi parenti del gate d'imbarco riservato agli equipaggi aerei, avrebbe preteso prima che la Polizia dello scalo aereo trasportasse i suoi bagagli e, ricevendo risposta negativa, di poter quindi raggiungere l'aereo sulla pista con il proprio bus privato. All'ulteriore diniego ricevuto, De Laurentiis avrebbe quindi aggredito verbalmente e fisicamente alcuni agenti, tra cui uno riportò, stando a un referto medico, lesioni guaribili in cinque giorni.
Niente ritorno a Napoli per gli azzurri dopo la trasferta di giovedì in Danimarca per la terza gara di Europa League. Dopo il match contro il Midtjylland, la squadra si trasferirà direttamente a Verona dove domenica sera affronterà il Chievo. A riferirlo è Radio Kiss Kiss, radio ufficiale del Calcio Napoli.
Dries Mertens, uscito per infortunio nel match contro la Fiorentina, si è sottoposto ad esami che hanno confermato la prima diagnosi di una forte contrattura alla coscia sinistra. L'attaccante azzurro nei prossimi giorni resterà a Castelvolturno per svolgere le terapie.
Dopo il successo contro la Fiorentina, il Napoli ha ripreso gli allenamenti a Castelvolturno con una seduta mattutina. In vista del match di Europa Leaguecon il Midtjylland in Danimarca di giovedì, la squadra si è divisa in due gruppi: lavoro di scarico per chi ha giocato ieri, mentre per gli altri seduta tecnico tattica e partitella a campo ridotto. Martedì - informa il sito della società - allenamento pomeridiano.
Antonio Ottaiano, procuratore di Lorenzo Insigne, a Radio Crc ha così parlato del momento degli azzurri e del suo assistito: "Lorenzo è felice per il goal realizzato, ma principalmente per la vittoria della squadra. La partita con la Fiorentina è stata bellissima, i viola sono una grande realtà. Entrambe hanno un gioco propositivo, cercano di imporre il proprio calcio per ottenere i tre punti. D'altra parte, i toscani hanno trovato un Napoli forte con calciatori in grado di fare la differenza: basti pensare ad Higuain, a Reina, Hamsik e gli altri. La coppia Insigne-Higuain? I calciatori forti parlano lo stesso linguaggio. I meccanismi di Sarri esaltano le loro qualità. Oggi Insigne gioca tendenzialmente come accadeva nel Pescara di Zeman: 4-3-3, più vicino alla porta e prevalentemente nella metà campo avversaria con compiti offensivi. Il calciatore deve molto al tecnico boemo per la sua crescita, ma deve molto anche agli altri allenatori: da Mazzarri che lo ha fatto debuttare e gli ha dato la chance di esprimersi per tutto il campionato consentendogli di maturare, a Benitez, fino a Sarri, con il quale Lorenzo ha ritrovato il divertimento ed il calcio gioioso espresso a Pescara. Record dei goal in A? E' la conseguenza di quanto detto: esprime il suo gioco negli ultimi 40 metri saltando gli avversari ed esaltando le proprie caratteristiche. E non vuole femarsi. Il rinnovo? Lorenzo è tranquillo, il suo contratto scade nel 2019. E' concentrato sul campo ed è proiettato alla prossima partita di Europa League. Il suo sogno da napoletano e da tifoso del Napoli è vincere con la maglia azzurra e raggiungere traguardi importanti. De Laurentiis ha detto che sarà Totti del Napoli? Lorenzo ci spera, è il suo desiderio ma i matrimoni si fanno in due".
Maurizio Pellegrini, agente di Maurizio Sarri, ha così parlato a Radio Crc: "Ieri ho assistito a una bellissima partita, forse la più difficile giocata dal Napoli fino a questo momento. La Fiorentina è al primo posto in classifica e ha dimostrato di non esserlo per caso. Tuttavia, ieri al San Paolo è venuto fuori un dato: gli azzurri sono più forti dei viola. Sarri è contento, inutile nasconderlo. E lo è perché ha visto un ulteriore crescita del gruppo che ha mostrato due cose: sa soffrire e sa reagire. Basti pensare alla reazione dopo il goal del pareggio. Le sensazioni di Maurizio sono positive al di là del gioco. Anche la parte atletica è positiva: la squadra ha mostrato di essere in salute correndo bene fino all'ultimo secondo. Nel secondo tempo, infatti, il Napoli ha dominato in lungo e in largo. L'unica lacuna è non aver chiuso la gara dopo il goal del vantaggio e sono certo su questo aspetto si continuerà a lavorare per migliorare. Sarri aveva chiesto un inferno ed è stato accontentato. Maurizio vive la sua napoletanità anche in questo modo, i tifosi hanno risposto al suo appello in massa e con estrema passione. I tifosi a Napoli non danno solo cori ed incitamenti ma riescono a trasferire ai calciatori amore e passione per la squadra e questo è un aspetto che non esiste negli altri stadi. Lo Scudetto? Il mister si è espresso bene: per adesso è un discorso che riguarda la Fiorentina, la Roma, l'Inter ed il Sassuolo, ossia le squadre che sono avanti al Napoli in classifica. Quando gli azzurri le supereranno, se ne potrà parlare..."
L'ex presidente del Napoli Corrado Ferlaino, ai microfoni di Radio Rai, ha parlato della lotta scudetto e della maglia azzurra numero 10: "Solo la Roma è all'altezza del Napoli, è una squadra molto forte. Il campionato è ancora lungo, ma se il Napoli continua così ci sono grandi prospettive per la vittoria finale. La 10 a Insigne? Forse se lo merita, ma è una maglia storica, è appartenuta a Diego Maradona. Anche i tifosi hanno detto che la 10 deve rimanere per sempre quella di Maradona".
Aggiornamenti dall'infermeria nel post-Fiorentina: Dries Mertens ha subìto una forte contrattura alla coscia sinistra. L'esterno belga è entrato al 50' ed è stato costretto ad abbandonare il campo dopo nemmeno venti minuti a causa dell'infortunio. Domani saranno gli esami clinici a chiarire l'entità del problema muscolare.
Segnali di tenue riconciliazione tra Luigi De Magistris e i vertici del Napoli. Il sindaco ha assistito al match contro i viola accanto ad Aurelio De Laurentiis: in tribuna, saluti di circostanza e pochi altri argomenti di conversazione. Gli ultrà partenopei hanno commentato le frecciatine rimbalzate tra i due in settimana con uno striscione esposto in Curva A: "Sindaco e istituzioni, anche voi papponi. Faremo i conti alle prossime elezioni".
Non ha segnato ma il suo assist per la rete di Insigne vale quanto un gol. Un'altra prestazione di livello di Marek Hamsik: "E' stata durissima - ha detto lo slovacco a Premium Sport - abbiamo dato un segnale al campionato. Complimenti alla Fiorentina, ha giocato molto bene. Sono felice di aver richiamato alla stadio i tifosi. Oggi c'era una grande atmosfera, dobbiamo ringraziare per questo. Io sono un calciatore che vuole fare sempre bene, mi trovo meglio come mezzala. L'ho fatto bene in passato e sono felice di essere tornato in questa posizione. C'è bisogno di sacrificio ma va bene così". Parlare di scudetto è una bestemmia? "Vogliamo continuare così, stiamo facendo bene".
Il Napoli fa festa al San Paolo: dopo Lazio, Juve, Milan ecco la Fiorentina, altra vititma degli azzurri di Sarri. Punita da Insigne e da Higuain che a fine partita ha così parlato a Premium Sport: "E' stata una gara difficilissima, la Fiorentina ha giocato un bel calcio. Per fortuna abbiamo vinto, è un successo importante. Ma manca tantissimo al termine della stagione, dobbiamo continuare così. Lo scudetto? Dobbiamo crescere ancora tantissimo. Stiamo migliorando gara dopo gara. Abbiamo regalato una bella vittoria a tutti. A me, a mia mamma. Lo avevo promesso, è la festa della mamma in Argentina. Dedico il mio gol a lei".