Una Fiorentina irriconoscibile perde in casa per 2-1 contro il Lech Poznan nella terza giornata di Europa League e precipita all'ultimo posto del girone I. Lenta e senza ritmo, la squadra di Sousa con tanti rincalzi subisce i polacchi nella ripresa: al 20' segna Kownacki appena messo in campo da Urban, al 37' raddoppia Gejos, entrato proprio per il compagno. Al 90' il sigillo di Rossi. Espulso Rebic nel recupero.
Anche contro il Lech Poznan, ultimo nel girone e ultimo nel campionato polacco, Paulo Sousa fa ampio turnover, non solo perché il prossimo avversario di campionato sarà la Roma di Garcia. Il tecnico portoghese mette in campo i giocatori meno impiegati, con l'eccezione di Astori e Tomovic, e tutti gli occhi sono puntati su Giuseppe Rossi. Pepito ha ritrovato la via del gol contro il Belenenses, ma è ancora alla ricerca della migliore condizione e ha bisogno di mettere nelle gambe minuti che non riesce a trovare in campionato per l'esplosione di Kalinic. Deve scalare le gerarchie anche Babacar, a cui Sousa chiede di essere il primo difensore, azione che è poco nelle corde dell'attaccante senegalese. A centrocampo chance per Suarez, Verdù e Mati Fernandez, al momento seconde scelte dell'allenatore portoghese. Se la Fiorentina vola, il Lech è in grande crisi: i campioni di Polonia in carica sono ultimi in campionato, hanno vinto solo una gara su 12 e hanno subito la bellezza di 21 gol. Con un successo, la Viola metterebbe una bella ipoteca sul passaggio del turno.
Pasqual e compagni partono subito forte e dopo 2' hanno la grande chance di passare in vantaggio. Punizione di Mati Fernandez, Buric respinge male, mischia furiosa ma il Lech si salva: Astori e Babacar non trovano l'impatto vincente. Sembra poter fare un sol boccone dei polacchi la squadra di Sousa, ma la storia del primo tempo dice tutt'altro. La manovra è lenta e sotto ritmo e gli errori nei passaggi sono davvero una croce per Paulo Sousa che sbraita contro i suoi. In particolare l'allenatore non è contento dei movimenti di Babacar, che non dà profondità alla squadra e fatica a trovare l'intesa con Pepito Rossi. La sola combinazione tra i due al minuto 21, ma Buric in uscita anticipa l'attaccante senegalese lanciato dall'azzurro. Il Lech si difende con ordine e quando prova a mettere la testa fuori dalla sua metà campo mette in mostra tutti i limiti tecnici e Sepe non corre nessun pericolo. Le emozioni si contano davvero con il contagocce e non c'è dubbio che questa Fiorentina è lontana parente di quella ammirata in campionato e nella precedente trasferta sul campo del Belenenses.
Per vedere il primo tiro serio nello specchio della porta bisogna aspettare il 14': combinazione Rossi-Babacar (una delle rare), il senegalese impegna Buric che si salva in tuffo. L'occasione non scuote la Fiorentina, mentre il pericolo scampato dà coraggio ai polacchi. Urban mette dentro il giovane Kownacki e la scelta si rivela vincente. Lovrencsics crossa dal fondo, l'attaccante neo-entrato è il più lesto e batte Sepe. A questo punto, più con i nervi che con una manovra fluida, i toscani si gettano in avanti alla ricerca del pareggio. Le occasioni sono per Vecino e Bernardeschi, ma Buric è insuperabile. Gol sbagliato, gol subito: le dura legge del calcio si materializza al 37', quando Kaminski fa la sponda per Gajos che, tutto solo, fa secco Pepe. Il marcatore era entrato al posto di Kownacki, uscito per infortunio dopo appena 15'. Il forcing finale della Viola porta al gol di Rossi, ben servito da Mati proprio al 90'. Lo stesso Pepito qualche secondo dopo rischia di pareggiare, intercettando un rinvio sbagliato di Buric, ma la palla si chiude a lato. Non è finita qua: proprio all'ultimo minuto di recupero, Babacar ha sulla testa il pallone del pareggio ma conclude alto. Giusto così per quanto visto in campo: la Fiorentina è lontana parente di quella ammirata in campionato, perde la terza gara europea di fila in casa (Siviglia e Basilea le precedenti) e sprofonda all'ultimo posto del girone. La strada è in salita, ma non ancora compromessa: l'imperativo è però cambiare marcia.
Per vedere il primo tiro serio nello specchio della porta bisogna aspettare il 14': combinazione Rossi-Babacar (una delle rare), il senegalese impegna Buric che si salva in tuffo. L'occasione non scuote la Fiorentina, mentre il pericolo scampato dà coraggio ai polacchi. Urban mette dentro il giovane Kownacki e la scelta si rivela vincente. Lovrencsics crossa dal fondo, l'attaccante neo-entrato è il più lesto e batte Sepe. A questo punto, più con i nervi che con una manovra fluida, i toscani si gettano in avanti alla ricerca del pareggio. Le occasioni sono per Vecino e Bernardeschi, ma Buric è insuperabile. Gol sbagliato, gol subito: le dura legge del calcio si materializza al 37', quando Kaminski fa la sponda per Gajos che, tutto solo, fa secco Pepe. Il marcatore era entrato al posto di Kownacki, uscito per infortunio dopo appena 15'. Il forcing finale della Viola porta al gol di Rossi, ben servito da Mati proprio al 90'. Lo stesso Pepito qualche secondo dopo rischia di pareggiare, intercettando un rinvio sbagliato di Buric, ma la palla si chiude a lato. Non è finita qua: proprio all'ultimo minuto di recupero, Babacar ha sulla testa il pallone del pareggio ma conclude alto. Giusto così per quanto visto in campo: la Fiorentina è lontana parente di quella ammirata in campionato, perde la terza gara europea di fila in casa (Siviglia e Basilea le precedenti) e sprofonda all'ultimo posto del girone. La strada è in salita, ma non ancora compromessa: l'imperativo è però cambiare marcia.
Babacar 5 - Mezzo voto in meno per l'errore nel finale che poteva valere il pareggio.
Suarez 5 - Spreca la grande chance di dimostrare a Sousa di meritare un posto da titolare.
Suarez 5 - Spreca la grande chance di dimostrare a Sousa di meritare un posto da titolare.
Rossi 5,5 - La condizione migliore è ancora lontana e il gol nel finale non vale la sufficienza.
Buric 7 - Comincia con una sbavatura su Mati, poi è super su Babacar, Vecino e Bernardeschi, ma nel finale rischia il patatrac su Rossi.
Kownacki 6,5 - Entra, segna e si fa male: gioca solo 15', ma è decisivo.
Gejos 6,5 - Prende il posto di Kownacki e segna il gol del raddoppio. Provvidenziale.
FIORENTINA-LECH POZNAN 1-2
Fiorentina (3-5-2): Sepe sv; Roncaglia 5,5, Tomovic 5, Astori 5; Rebic 5, Mati Fernandez 6, Suarez 5 (28' st Ilicic 5), Verdù 5 (20' st Vecino 5,5), Pasqual 5,5 (23' st Bernardeschi 6), Babacar 5, Rossi 5,5. A disp.: Tatarusanu, Blaszczykowski, Diakhatè, Kalinic. All.: Paulo Sousa
Lech Poznan (4-2-3-1): Buric 7; Kedziora 6,5, Dudka 6,5, Kaminski 6,5, Kadar 6; Tralka 6,5, Tetteh 6; Formella 6, Holman 6 (23' st Hamalainen 6), Lovrencsics 6,5; Thomalla 5 (18' st Kownacki 6,5, 33' st Gajos 6,5). A disp.: Gostomski, Douglas, Ceesay. All.: Urban 7,5
Arbitro: Mazeika (Lituania)
Marcatori: 20' st Kownacki (L), 37' st Gajos (L), 45' st Rossi (F)
Ammoniti: Lovrencsics, Tralka (L)
Espulsi: Rebic al 91' per gioco violento
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