Blatter attacca Platini e Uefa

Lo svizzero spiega le origini dello scandalo nella Fifa. Ok all'estradizione negli Usa di Marin

Joseph Blatter ha deciso di raccontare la sua verità sullo scandalo Fifa. L'ex presidente riconduce tutto all'attacco personale che avrebbe ricevuto da Platini e Uefa: "Volevano farmi fuori. Poi la questione è diventata politica, con gli attacchi dei Paesi che hanno perso il Mondiale". E insinua: "La crisi è iniziata con gli arresti di Zurigo: curioso che ci fosse un giornalista in quell'hotel alle 6 del mattino...".

Secondo Blatter, Platini ha un odio personale nei suoi confronti perché voleva soffiargli il posto: "Ma non aveva il coraggio di candidarsi. E ora siamo in questa situazione. La Fifa non è in crisi, è in crisi la sua leadership. Un grande tsunami si è abbattuto sulla Fifa e tutti hanno detto che ero io il responsabile. Ma come posso essere moralmente responsabile per tutti?".

Nell'intervista all'agenzia russa Tass ha raccontato anche dei due milioni di franchi svizzeri dati a Platini, il vero motivo dello scandalo: "Quando era il presidente del Comitato organizzatore di Francia '98 mi disse che voleva lavorare con me, prima di aggiungere 'Valgo un milione all'anno'. Per me era però impossibile e allora mi propose 'Mi pagherai dopo'". "Abbiamo fatto dei contratti, ha preso dei soldi ma non un milione, e ha lavorato fino a quando è stato eletto, nel 2002, nell'Esecutivo Fifa e Uefa. Nel 2010 ha contattato il direttore finanziario della Fifa dicendo: 'guardate che ci dovete dei soldi'. Sono stato informato e ho chiesto la fattura. Lo abbiamo pagato. Non ci sono altre ragioni dietro quei soldi".

Intanto la Svizzera ha accettato la richiesta degli Stati Uniti e procederà all'estradizione di José Maria Marin, ex presidente della Federcalcio brasiliana. Marin è agli arresti a Zurigo per corruzione in contratti televisivi nell'ambito dell'inchiesta condotta dall'Fbi sullo scandalo di tangenti dentro la Fifa.