F1, pole di Rosberg in Messico

La Ferrari di Seb non è lontana: il poleman a 370 millesimi dal poleman. Male Raikkonen: problemi ai freni, cambio sostituito, partirà solo 18°

Nico Rosberg beffa ancora una volta Lewis Hamilton, strappandogli la pole al GP del Messico. Il tedesco chiude le qualifiche in 1:19.480, rifilando un distacco di 188 millesimi al campione del mondo. Terzo Sebastian Vettel su una Ferrari in forma: il poleman è a soli 370 millesimi. Male invece Kimi Raikkonen: per problemi ai freni e la sostituzione del cambio sarà penalizzato di cinque posizioni e partirà dal 18° posto della griglia.

Hamilton, fresco campione del mondo, rimanda quindi l'appuntamento con la cinquantesima pole position in carriera, per la quarta volta di fila battuto dal compagno di squadra. Ma l'asfalto insidioso e abrasivo e il meteo incerto potrebbero cambiare le carte in tavola. E' quanto si augura anche Vettel, che ha subito trovato un buon feeling con il tracciato messicano, soprattutto sul passo gara. E che ha un obiettivo chiaro: precedere Rosberg e recuperargli i quattro punti in classifica che valgono il secondo posto nella classifica mondiale.

Domenica in salita invece per Raikkonen, che deve ringraziare il suo antico team della McLaren: gli eterni problemi dei piloti di Woking con la power unit Honda (Alonso è retrocesso di 15 posizioni in griglia, Button addirittura di 50) gli evitano l'onta dell'ultima fila. Ma la sostituzione del cambio, unita al 15° tempo ottenuto nelle qualifiche a causa di noie anche ai freni, lo relegano al 18° posto. Sorride la Red Bull, a suo agio e con entrambi i piloti davanti alle Williams (incredibile il distacco di un solo millesimo che separa Kvyat da Ricciardo). Ma gli occhi del rumorosissimo e appassionato pubblico di casa saranno tutti rivolti alla piazzola numero 9: è quella occupata dall'eroe locale Sergio Perez, tifato come un vero e proprio eroe.

Già prima dell'inizio delle qualifiche arrivano notizie che cambieranno la griglia di partenza: Kimi Raikkonen, fermo nelle Libere 3 con un principio di incendio al posteriore, sa che perderà cinque posizioni per la sostituzione del cambio. Ancora peggio va a Jenson Button: per un calo di potenza, l'inglese della McLaren viene fermato per verificare problema, ma non c'è il tempo per cambiare la power unit: il campione del mondo 2009 nemmeno prende parte alla qualifica. Kimi invece ce la fa e ringrazia via radio in Mondovisione i ragazzi della Ferrari per avergli permesso di scendere in pista. Tanto lui quanto il compagno Vettel vanno subito in pista con la gomma gialla, a mescola morbida, come praticamente tutti i piloti in pista. C'è una sola eccezione: Lewis Hamilton. Il campione del mondo, con la gomma bianca che dovrebbe essere di un secondo e mezzo meno prestazionale di quella gialla, riesce a chiudere al terzo posto, a 372 millesimi dal compagno Rosberg, primo con il tempo di 1:20.436. Vettel è secondo a un'incollatura: +0.067. Raikkonen solo 13° a +0.986. Eliminate le due Manor, Nasr su Sauber e un delusissimo Alonso, apparso in ripresa al venerdì.

Nella seconda tranche delle qualifiche termina il sabato di Kimi Raikkonen: il finlandese perde il posteriore e va in testacoda: problemi ai freni per lui, che rinuncia a tornare in pista e chiude al 15° posto senza tempi veloci. A causa della retrocessione per la sostituzione del cambio partirà dall'ultima fila. Con lui eliminati anche Ericsson, le Lotus di Grosjean e Maldonado e Carlos Sainz. Intanto Hamilton comincia già a mostrare i muscoli scendendo sotto il muro del minuto e venti secondi: 1:19.829 il suo tempo. Alle sue spalle si conferma Vettel, a+0.216 e di 8 millesimi davanti a Rosberg. Un'inezia, ma che pesa: la seconda Mercedes ottiene solo il terzo tempo a +0.224 dal compagno di box.

Il finale è dominato dall'incertezza meteo: la minaccia della pioggia induce tutti a scendere subito in pista, ma alla fine il tempo regge. Il giro in più aiuta però Rosberg, che ancora una volta batte nel giro secco Hamilton, che qui in Messico l'ha sempre inseguito. Ci mette qualche giro in più Vettel, ma il tedesco si conferma il primo degli altri alle spalle dei due della Mercedes: e il suo distacco, di soli 370 millesimi, autorizza l'ottimismo per la gara, soprattutto in caso di ulteriori novità meteorologiche. A completare la seconda fila Daniil Kvyat, che precede il compagno Ricciardo di un solo millesimo: +0.918 da Rosberg per il russo, +0.919 per l'australiano.