Niente colpi di testa negli allenamenti e nelle partite di calcio per i bambini fino ai 10 anni. Grosse limitazioni per quelli tra gli 11 e i 13. È questa la decisione presa dalla Federcalcio statunitense, che presto tradurrà tutto ciò in una regola. La decisione è arrivata in seguito ad una class action di genitori di giovani calciatori risalente all'estate 2014. "Anche se sono solo raccomandazioni, arrivano dal comitato medico calcistico degli Usa"
La Bbc ha intervistato il medico della nazionale scozzese per avere un parere in merito a questa decisione. Il dottor McLean ha risposto così: "Non sono in assoluto a favore di questa decisione, ma è certo che bisogna fare qualcosa per limitare gli infortuni alla testa". È questo infatti il motivo della decisione: i troppi infortuni pericolosi alla testa, che possono provocare disturbi cerebrali nella crescita dei ragazzi.
Il medico scozzese spiega: "Il calcio è uno sport di contatto e i contrasti ci saranno sempre. Negli ultimi anni il board ha adottato misure importanti per limitare le braccia alte e le gomitate pericolose, però andrebbe aumentato il tempo di recupero a bordo campo dopo gli infortuni alla testa: 3 minuti non sono sufficienti, nel rugby sono 10".