"E' solo questione di tempo, lo United tornerà grande". Un incrollabile Louis Van Gaal ha provato a difendersi così dopo il ko con il Wolfsburg che è costata ai Red Devils la retrocessione in Europa League. Ma l'allenatore olandese è al centro delle polemiche in Inghilterra, normale per chi in estate ha preteso gente come Martial, Depay e Schweinsteiger e poi si è fatto eliminare da un girone di Champions "morbido".
Il Manchester United di Wolfsburg ha confermato l'andazzo di questa stagione, una squadra senza identità e con gravi lacune difensive. Serve a poco ricordare il 2-2 annullato proprio allo scadere del primo tempo (anche perché il gol era effettivamente irregolare), la campagna europea è stata un flop parzialmente rimediabile solo da una eventuale vittoria in Europa League.
In Premier, il Manchester United è a tre punti dalla vetta ma è stato capace di farsi eliminare dal Middlesbrough in coppa di Lega, una mancanza di continuità che solo in parte è ascrivibile ai tanti infortuni (tra cui Rooney, Rojo e Valencia e Darmian, che si è fatto male proprio martedì) capitati negli ultimi tempi. In Germania, poi, non ha convinto la scelta di lasciare in panchina Carrick, proprio nella partita in cui serviva più equilibrio.
Van Gaal ha speso quasi 350 milioni di euro sul mercato in 18 mesi e, forte della sua personalità, continua sulla sua strada: "Per la Champions non ho scuse. Però ci siamo qualificati ai gironi e siamo ancora in Capital One Cup, in campionato non siamo messi male: stiamo andando meglio della scorsa stagione". Una frase che in Inghilterra ha scatenato polemiche, tanto che si parla già di ribaltone e la panchina di una squadra come lo United fa gola a molti, a partire da Ancelotti. E chissà che non si apra una battaglia con i rivali cittadini per Guardiola...