Un morto e sei feriti: questo il tragico bilancio dell'incidente che, a margine della 9a tappa della Dakar, ha coinvolto due camion e quattro auto. La vittima, un uomo di Cordoba, è rimasto schiacciato da un mezzo dell'assistenza dopo un tamponamento che sarebbe stato innescato dalla Mitsubishi di Baud, l’auto che sabato aveva ucciso uno spettatore in Bolivia. Per la cronaca la tappa è stata vinta da Price e Sainz.
Una giornata, dunque, iniziata con la tragedia di Cordoba: secondo le prime ricostruzioni della polizia riportate da La Voz de Cordoba, a causare l’incidente sarebbe stato uno scontro tra un camion dell’assistenza di Lionel Baud e la stessa Mitsubishi del francese, apparentemente guidata da Thierry Dezeiraud. Dopo l’impatto, secondo alcuni testimoni provocato dalla Mitsubishi nel tentativo di sorpassare il camion, il mezzo pesante avrebbe perso il controllo terminando una corsa di cento metri contro una Peugeot 505 guidata dalla vittima,un uomo di Juárez Celman nella provincia di Cordoba. Si tratta dunque del secono morto in questa edizione 2016 della Dakar: tragica coincidenza, il coinvolgimento della Mitsubishi di Baud che già sabato scorso aveva ucciso un uno spettatore di 63 anni durante la tappa in Bolivia.
Quanto alla corsa vera e propria, un inferno interrotto soltanto dalla decisione degli organizzatori di sospendere la gara al CP2: troppo rischiose le dune intorno a Fiambala e gli oltre 40° sul percorso, un caldo massacrante che avrebbe messo a rischio l’incolumità dei piloti. Molti i mezzi impantanati nella sabbia, non la KTM di Toby Price che ha tagliato il traguardo anticipato con oltre 7’ su Benavides e 10’ su Svitko, adesso secondo nella generale (+24’47”) dal leader dopo la rottura del motore Honda di Goncalves che ha escluso dai giochi il portoghese. Bene l’italiano Botturi, dodicesimo in gara e adesso decimo in classifica con un ritardo tuttavia superiore a un'ora.
Rivoluzione tra le auto: al comando della classifica balza Carlos Sainz che taglia il traguardo con appena 10” su Van Loon, 17” e su Hirvonen e 38”, ma stacca di 2’04” Al-Attiyah e di 9’12” l’ex leader Stephane Peterhansel. Un risultato che permette allo spagnolo della Peugeot di prendersi la vetta della classifica, guidata ora con oltre 7 minuti sul compagno di squadra e 14’ sul Principe del Qatar campione in carica. Un epilogo di tappa che ha comunque fatto arrabbiare il grande capo del Team X-Raid, Sven Quadt: “Non è normale che la Dakar si fermi così - ha detto Quandt –, in Bolivia si è corso a un’altura che mette a rischio i tempi di reazione dell’organismo e qua ci hanno fermato per il caldo. Sembra che dopo che abbiamo vinto noi per quattro anni, questa volta debba toccare ad altri".