Il Napoli non vince da quattro partite, Higuain oltre che a secco di gol sembra anche nervoso e gli episodi non girano a favore: messa così, sembra crisi nera dalle parti di Sarri. Eppure anche l'inutile pari con il Villarreal ha dimostrato che gli azzurri sono ancora sul pezzo, non brillanti come qualche settimana fa ma in grado di giocarsi la serie A fino all'ultimo. Ma serve ripartire subito contro la Fiorentina.
E' troppo facile l'equazione "Higuain non segna da 4 match=il Napoli non vince da 4 match" perché, nel corso della stagione, la squadra partenopea ha dimostrato che il Pipita è il terminale perfetto di questa squadra ma non l'unica soluzione. Il vero problema, e si è visto anche nella serata europea, è che manca un po' di qualità e tranquillità negli ultimi venti metri. Il parere di Sarri è che i giocatori siano "un po' troppo frenetici". Forse a dodici giornate dalla fine, con la serie A sempre a portata di mano, il gruppo sente la tensione di un obiettivo che a inizio stagione non era scontato.
Questo si traduce in imperfezioni offensive nonostante la mole di gioco, che vive di un impianto tattico ancora vivo ed efficace. Tornando al Villarreal, gran parte della qualificazione si è volatilizzata all'andata, con quei sei cambi rispetto alla formazione tipo che non hanno snaturato del tutto la squadra ma poi hanno costretto alla rimonta - non riuscita - del ritorno. Higuain è nervoso, tante le discussioni in campo (soprattutto con Mertens), a volte si trova fuori dal gioco, si sente l'uomo del destino e non riesce a digerire il digiuno di gol. Momenti così capitano, ma Sarri potrebbe valutare un impiego più frequente di Gabbiadini, anche a fianco del Pipita e non necessariamente in 4-2-4 ma in un 4-3-1-2 con Insigne pronto a mettersi dietro le punte.
Se campionato dev'essere, che campionato sia. Il calendario propone subito una sfida delicata sul campo dell'altra delusa dall'Europa: la Fiorentina. E se gli azzurri sperano che l'Inter fermi la Juventus, per prima cosa devono tornare a vincere con le proprie mani. Solo un buon risultato farà tornare il sereno nel gruppo, il lavoro più delicato per Sarri sarà di tipo psicologico. Senza risultati, manca lucidità ma, senza lucidità, i risultati non arriveranno. Anche il richiamo alla sfortuna non aiuta, e non deve essere un alibi. E' questo il momento di dimostrare che il Napoli è solido e l'unico modo per farlo è tramite gli ingredienti che lo hanno reso grande: entusiasmo della piazza, qualità dei giocatori ed equilibrio dell'allenatore.