La Corte Sportiva d'Appello ha respinto il ricorso della Fiorentina in merito alla squalifica di tre giornate comminata a Mauro Zarate dopo l'espulsione arrivata nei minuti finali del match del Franchi contro l'Inter. Per l'attaccante argentino, che ha già saltato le partite con Atalanta e Napoli, nessuno sconto: non sarà a disposizione nemmeno contro la Roma.
Non si è fatta attendere la reazione della Fiorentina alla notizia del ricorso respinto. La società viola ha emesso un pesante comunicato nel quale si definisce "sorpresa e stupita per la mancanza di uniformità" con altri casi simili. La sanzione e il mancato sconto vengono definiti sproporzionati rispetto al fatto e difformi ai criteri solitamente usati.
IL COMUNICATO DELLA FIORENTINA
"Abbiamo appreso con stupore e rabbia quanto deciso dalla Corte Sportiva di Appello, ossia di respingere il ricorso per la riduzione della squalifica al nostro calciatore Mauro Zarate a seguito della sanzione in occasione della gara Fiorentina-Inter del 14 febbraio u.s. Il reclamo presentato dalla Fiorentina si è basato sulla corretta interpretazione del rapporto di gara, il cui contenuto, correttamente valutato anche alla luce dell'unanime indirizzo giurisprudenziale della Corte Sportiva d'Appello (tra cui ad esempio: Comunicato Ufficiale Giudice Sportivo n. 64 del 27/10/2013 - Comunicato Ufficiale n. 194 del 22/04/2013 - Comunicato Ufficiale n. 116 del 24/01/2011) in casi assolutamente analoghi se non più gravi, non poteva che portare - a nostro parere - a una conseguente riduzione della squalifica da tre a due gare. Ci lascia increduli anche la circostanza che non sia stata data alcuna considerazione al fatto che il gesto posto in essere da Zarate era stato determinato da condotte gravemente provocatorie (verbali e fisiche) poste in essere da ben quattro calciatori avversari che lo hanno circondato, spintonato e colpito (tanto da determinare l'intervento del guardialinee a tutela del nostro giocatore). Fatti, questi, che se in linea generale non sono e non possono essere idonei a giustificare "reazioni" (seppur nel caso di specie si trattava piuttosto di un gesto di "difesa" del nostro calciatore), avrebbero dovuto essere tenuti nella giusta considerazione per inquadrare il gesto nel contesto in cui si è verificato, connotato da intensa concitazione emotiva, vis agonistica e impulso competitivo. Riteniamo, pertanto che il trattamento sanzionatorio confermato a carico di Zarate sia assolutamente eccessivo e sproporzionato rispetto al fatto contestato, nonché completamente difforme rispetto ai criteri sino ad ora seguiti dagli organi di giustizia sportiva. Auspichiamo, pertanto, che in futuro vi sia una maggior attenzione da parte di tutti gli organi preposti e soprattutto uniformità di giudizio".