Nel posticipo della 29a giornata di Serie A, la Lazio batte 2-0 l'Atalanta e inguaia l'ex Reja, che non vince da 14 partite. Pioli fa ampio turnover in ottica Europa League e il primo tempo è di marca nerazzurra: D'Alessandro è fermato solo dal palo, Marchetti dice no a Gomez. Una ripresa priva di emozioni viene sbloccata da Klose (23'). Il tedesco, a secco da 17 gare, chiude il match al 50'. Dea a +4 dal terzultimo posto.
Per Edy Reja è la prima volta da avversario all'Olimpico contro quella Lazio che è stata sua due volte (dal febbraio 2010 al giugno 2012 e da gennaio 2014 fino al termine della stagione), ma che ora proverà a giocargli un brutto scherzetto. L'Atalanta, che non vince da 13 giornate, è affamata di punti per non trovarsi invischiata nelle paludi della zona retrocessione. I padroni di casa non hanno più nulla da chiedere al campionato e sono concentrati sull'Europa League, l'unico trofeo rimasto alla portata. L'infermeria capitolina è sold out (De Vrij, Konko, Basta, Radu, Djordjevic, Bisevac e Milinkovic-Savic sono ko) e, con il ritorno contro lo Sparta Praga alle porte, Pioli ne approfitta per fare un robusto turnover. Della squadra che giovedì ha conquistato un prezioso pari in terra ceca, sono confermati solo 2 elementi su 11, il portiere Marchetti e Hoedt. Difesa completamente inedita con Patric e Braafheid sulle fasce, mentre in attacco si rivede Kishna: l'olandese con Felipe Anderson e Mauri agirà alle spalle di Klose. I biancocelesti hanno un ruolino terribile in campionato, dove hanno vinto solo una delle ultime sette gare (5-2 al Verona).
Le motivazioni nel calcio fanno sempre la differenza e l'Atalanta dimostra sin dai primi minuti di averne da vendere, mentre la Lazio sembra un'accozzaglia di giocatori messa lì per caso. Alla fine del primo tempo saranno zero i tiri nello specchio dei padroni di casa, mentre l'Atalanta ha il solo torto di non riuscire a segnare, confermando le grandi difficoltà nel trovare la via del gol (quartultimo attacco con 26 centri, meglio solo di Udinese, Carpi e Verona che ne hanno realizzati 24). Dopo un tiro di Paletta ribattuto da Klose al 10', nel giro di due minuti (dal 17' al 19') la squadra di Reja ha una doppia grande chance: errore di Mauricio, Pinilla per D'Alessandro che coglie in pieno il palo a tu per tu con Marchetti. Poi un destro a giro di Gomez dal limite viene alzato sopra la traversa dal numero 1 biancoceleste. La Lazio fa da spettatrice non pagante, non riuscendo a costruire un'azione degna di nota e al 37' rischia di capitolare quando Pinilla scatta sul filo del fuorigioco, mette in mezzo dove l'accorrente Kurtic è anticipato da Mauricio in scivolata. Nel finale il brasiliano colpisce al volto Pinilla: proteste veementi di Reja, ma Guida e i suoi assistenti non hanno visto nulla. I fischi dell'Olimpico accompagnano i laziali negli spogliatoi.
La prima metà della ripresa vede una sola vincitrice, la noia mortale: l'Atalanta non riesce più a rendersi pericolosa, mentre la Lazio non riesce nemmeno a trovare il primo tiro in porta. Pioli manda in campo Keita al posto dell'evanescente Kishna e l'attacco ne beneficia. L'ispano-senegalese innesca in profondità Mauri che viene travolto da Sportiello in uscita, la palla arriva a Klose che segna il suo primo gol in campionato dopo un digiuno di 17 partite. Alla prima fiammata (23') i biancocelesti passano. Una mazzata per un'Atalanta che aveva tenuto davvero bene il campo. Cigarini ha sul piede la palla del pari due minuti dopo ma non inquadra la porta. Reja si gioca le carte Borriello, Diamanti e Gapké, ma senza fortuna. E nell'ultimo secondo di recupero Felipe Anderson, sin lì incolore, si invola verso Sportiello e serve a Klose un pallone solo da depositare in rete. Con il minimo sforzo la Lazio fa suoi i tre punti e può guardare con ottimismo all'Europa League di giovedì. La Dea è in crisi sempre più nera: non vince da 14 partite e la zona retrocessione è lì a soli 4 punti. Domenica con il Bologna, Reja si gioca la panchina.
Klose 7 - I gol sono facili facili, ma lui si fa trovare pronto
Kishna 5 - Ritrovava una maglia da titolare dopo lungo tempo: gara incolore
Braafheid 4,5 - Stasera si è capito perché non gioca mai
D'Alessandro 7 - Prende un palo nel primo tempo ed è imprendiible per Braafheid e Patric
Pinilla 5,5 - Meglio in versione assist-man: non gradisce il cambio
Borriello 5 - Non la vede mai
LAZIO-ATALANTA 2-0
Lazio (4-2-3-1): Marchetti 6,5; Patric 5,5, Mauricio 5,5, Hoedt 6, Braafheid 4,5; Onazi 5 (36' st Parolo sv), Cataldi 5 (28' st Biglia 6); Felipe Anderson 6, Mauri 6, Kishna 5 (13' st Keita 6,5); Klose 7. A disp.: Berisha, Guerrieri, Gentiletti, Lulic, Candreva, Morrison, Matri. All.: Pioli 6
Atalanta (4-3-3): Sportiello 6; Masiello 6, Toloi 6, Paletta 5,5, Brivio 5,5; Cigarini 6 (26' st Gakpé 5,5), De Roon 6, Kurtic 6; Gomez 6 (26' st Diamanti 5,5), Pinilla 5,5 (13' st Borriello 5), D'Alessandro 7. A disp.: Bassi, Conti, Cherubin, Raimondi, Stendardo, Dramé, Freuler, Migliaccio, Monachello. All.: Reja 6
Arbitro: Guida
Marcatori: 23' st e 50' st Klose
Ammoniti: Cigarini, Sportiello, Toloi, Masiello (A), Cataldi, Patric (L)