L'epopea di Arsene Wenger all'Arsenal dopo 20 anni potrebbe essere arrivata ai titoli di coda. Quello che sembrava finalmente essere l'anno 'giusto' per i Gunners, che non vincono la Premier da 12 anni, si è via via trasformato nell'ennesima stagione del vorrei ma non posso, lontano dal Leicester capolista in campionato, fresca di eliminazione ieri in FA Cup per mano del Watford e con un piede e mezzo fuori in Champions (dopodomani farà visita al Barcellona che lo ha già sconfitto in casa 2-0).
Campanelli d'allarme che oggi spingono il 'Daily Mirror' a ventilare uno storico cambio di panchina a fine stagione all'Emirates Stadium, con tanto di 'rosa' di possibili sostituti, alcuni giovani, altri di grande esperienza e altri ancora sconosciuti. Si va da dall'olandese Frank de Boer dell'Ajax all'ex Swansea e Liverpool, Brendan Rodgers, dal cileno Manuel Pellegrini (fino a giugno al City) a Diego Pablo Simeone (ma sotto contratto fino al 2020 con l'Atletico Madrid), fino a Steve Bould, ex giocatore dell'Arsenal e attuale assistente di Wenger, anche se non ha mai allenato. Strano a dirsi, ma non ci sono papabili italiani.
A giugno 2013, sir Alex Ferguson aveva lasciato lo United dopo 27 anni di regno, e lasciando a Wenger la panchina della longevità, visto che quella dell'Arsenal gli appartiene dal 1996. Ma ora al ventesimo anno dell'avventura, anche per il francese è arrivata l'ora del commiato.
Wenger, laureato in ingegneria, ha 67 anni.
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