Un giovanotto di 19 anni appena compiuti che alla Juventus non trova posto, ma che all'improvviso si trasferisce al Bayern Monaco di Pep Guardiola. Coman si ritrova a essere un talento da crescere per i bavaresi, un giocatore da cedere per i bianconeri. Qualche mese dopo, con 4 gol firmati in Bundesliga, si riprende la sua rivincita. A pochi mesi dai 20 anni, con un po' di esperienza in più, Coman diventa il protagonista indiscusso di una notte di Champions League che si stava rivelando stregata per il Bayern. Invece, è bastato il suo ingresso in campo per domare la Juventus e stravolgere i piani di Massimiliano Allegri, che forse ora avrà intuito di averlo bocciato troppo presto. Ma diciamolo: l'offerta tedesca per un ragazzo di 19 anni non poteva essere rifiutata. Un prestito biennale da 7 milioni di euro (5 quest'anno, 2 a luglio) e un riscatto fissato a 21 milioni. Troppi soldi per dire "No, grazie". Ma ora le conseguenze di quella cessione si sono abbattute sulla Juve, eliminata agli ottavi, dopo aver dominato per un'ora la gara.
Senza Robben e con Ribery appena rientrato dall'infortunio, ci ha pensato Coman. Senza tremare e ha fatto quello che ha sempre saputo fare. Al minuto 91 si è inventato un assist per la testa di Müller. E nei supplementari si è preso la scena e chiuso il match con il bellissimo gol del 4-2. Una rete alla Robben: un tiro di sinistro sul secondo palo e Buffon battuto. Il calcio va così. E' fatti di trionfi, disfatte, rimpianti e soddisfazioni. E Coman rientra nella categoria dei rimpianti.
Juventus, Coman ora è un rimpianto
In prestito biennale, il francese potrà essere riscattato dai tedeschi per una cifra complessiva di 28 milioni
COMMENTA SU SPORTMEDIASET