Roma,De Sanctis: "Giocherò ancora"

Il portiere sul futuro: "Voglio giocare ancora, spero alla Roma"

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Ai microfoni di Forzaroma.info, Morgan De Sanctis ha parlato del futuro di Francesco Totti e del suo. "Ci sono due persone, una è il presidente del club e l'altra è il giocatore più forte della storia della Roma, che decideranno e troveranno insieme la migliore soluzione per la Roma - ha spiegato - Per quanto mi riguarda giocherò ancora, spero nella Roma. Attendo una risposta del club, ma non ho alcuna fretta".

De Sanctis ha detto la sua anche sull'addio di Walter Sabatini a fine stagione. "Per quanto mi riguarda l’annuncio è stato anche abbastanza sorprendente, soprattutto per quello che riguarda la situazione del mio rinnovo. Io ho comunicato alla società la mia volontà di continuare a giocare, e mi riferisco soprattutto al direttore Sabatini che è il riferimento sportivo – insieme all’allenatore – della gestione della Roma. Per me non è cambiato niente, ma mi ha sorpreso questo tipo di comunicazione. Ad oggi comunque il mio riferimento per la gestione sportiva è Sabatini. Del mio futuro ne discuto con lui".

Il passaggio da Garcia a Spalletti ha dato nuova linfa a una squadra ormai depressa. "Spalletti è un grandissimo allenatore, io l’ho avuto tre anni e mezzo a Udine. Dal punto di vista tecnico-tattico è uno degli allenatori più preparati che io abbia mai avuto. Lui ha tra l’altro due grandissimi vantaggi: conosce la piazza e ha fatto un percorso di internazionalizzazione che lo ha portato necessariamente ad essere un allenatore migliore. Per quanto riguarda Garcia, penso a lui come un allenatore che in due stagioni e mezzo a Roma ha conseguito, purtroppo senza vincere e senza alzare nessuno trofeo, due risultati sportivo-economici di assoluto livello, vale a dire due secondi posti. Ha fatto anche cose belle come la striscia di dieci vittorie consecutive all’inizio del campionato, però in una sintesi generale per quello che mi riguarda il suo esonero è stato anche una sconfitta personale.

Capitolo Nazionale. "La Nazionale che ho visto ieri continua a dimostrare, come fatto durante le qualificazioni, un’organizzazione tattica e una solidità di squadra importante. Credo che l’impronta di Conte sia stata funzionale in questi due anni. L’obiettivo dell’Europeo è talmente grande che a nessuno, in particolar modo a Conte, gli passerà per la testa di pensare a qualcos’altro. Sono fiducioso ma è chiaro che si parte come outsider".

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