Allegri: "Uno scudetto pazzesco"

La soddisfazione del tecnico: "Eravamo dodicesimi e dovevo essere cacciato..."

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Era uno dei pochi a predicare calma, a manifestare fiducia anche durante il momento più buio, con la Juve in fondo alla classifica. Massimiliano Allegri si gode lo scudetto bianconero, il suo secondo da quando è a Torino, il terzo personale, con un pizzico di soddisfazione in più. Prima la manifesta su Twitter, poi anche ai microfoni di Premium Sport: "È uno scudetto pazzesco, la striscia di 24 vittorie su 25 penso sia irripetibile".

Il tecnico bianconero non nasconde la propria gioia, anche per una rivincita personale: "A ottobre eravamo dodicesimi, fuori da tutto, sembrava che l'allenatore poteva solo essere cacciato. La rimonta e lo Scudetto sono merito di tutti, dei giocatori, dell'allenatore ma anche dei calciatori che hanno giocato negli scorsi anni. La storia di questi cinque scudetti è merito di tutte le persone che hanno lavorato per la Juve in questi anni".

Allegri svela quando ha capito che lo Scudetto era alla portata: a marzo, in casa, contro l'Atalanta: "A fine primo tempo, ho detto: questa è la gara dello Scudetto". La Champions resta l'obiettivo per il prossimo anno? "Questa squadra ha grandi prospettive e un grande futuro e credo abbia le capacità per disputare una grande Champions la prossima stagione. In Europa la Juve ha giocato tante finali perdendone molte, purtroppo. Quest'anno abbiamo fatto bene in Champions, facendo dei grandi ottavi di finale: poi dopo ci vuole anche un pizzico di fortuna perché le gare sono tutte molto equilibrate e gli episodi diventano decisivi". Infine un voto alla stagione di Dybala: "Dare i voti mi rimane difficile, anche a scuola non prendevo grandi voti. Dybala è cresciuto molto e diventerà uno dei più forti al mondo nel giro di due anni". Infine Allegri non si è sbilanciato sulla firma del rinnovo: "Con Agnelli c'è un ottimo rapporto, sia con lui che Marotta, Paratici e con chi lavora in società - ha spiegato il tecnico bianconero -. L'obiettivo è portare giocatori e risultati, come adesso come quando eravamo dodicesimi in classifica".

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