Con la scomparsa di Luis Salom, la Spagna e il Motomondiale tutto hanno perso un pilota di livello, ma anche un ragazzo amato dall'intero paddock. Salom, nato a Maiorca (come Jorge Lorenzo) il 7 agosto del 1991, aveva debuttato nel campionato mondiale a Jerez nel 2009, in 125, conquistando 25 piazzamenti da podio, incluse nove vittorie in Moto3. In questa categoria dove era stato vice campione nel 2012. Nel 2013 chiuse terzo assoluto, prima di passare in Moto2: qui tre podi in 41 gare, tra cui il secondo posto a Losail solo pochi mesi fa. Lo chiamavano "El Mexicano" perché il suo manager lo aveva paragonato a un cavallo di razza della sua scuderia. Il cugino di Luis, David Salom, fino allo scorso anno correva in Superbike.
Nel 2007 Salom partecipa alla Red Bull MotoGP Rookies Cup vincendo la quarta gara della stagione ad Assen. Rimane nella stessa categoria l’anno dopo conquistando quattro delle prime cinque gare e arrivando secondo con 145 punti. Fa il suo debutto sulla scena mondiale nel 2009 come wild card al Gran Premio di Spagna in sella a una Honda 125cc arrivando alla fine al 23° posto. Partecipa alle ultime dieci gare della stagione con il team WRB, segnando come miglior risultato il sesto posto al GP di Gran Bretagna. Nel 2010 diventa pilota a tempo pieno nella scuderia Lambretta Reparto Corse e conquista al Gran Premio di Spagna il primo punto stagionale per il team ma viene sostituito da Michael van der Mark dopo questo GP. Nonostante tutto riesce ad essere presente nel Campionato del Mondo 125cc con il team Stipa Molenaar Racing che lo ingaggia al posto di Quentin Jacquet. Ottiene come miglior risultato un quinto posto in Portogallo e termina la stagione al 12° posto con 72 punti. Nel 2011 passa alla squadra RW Racing GP su Aprilia RSA 125. Insieme alla moto italiana Salom raggiunge un sensazionale primo podio al Dutch TT e un secondo posto alla gara di casa terminando ottavo in classifica iridata. Nel 2012 rimane nello stesso team e corre nella nuova classe Moto3™ su Kalex KTM. Ottiene le sue prime vittorie a Indianapolis e al MotorLand, quattro secondi posti in Spagna, Gran Bretagna, Repubblica Ceca e a San Marino e due terzi posti in Portogallo e in Germania; conclude la stagione al secondo posto con 214 punti. Nel 2013 passa al team Red Bull KTM Ajo vincendo sette gare: Qatar, Italia, Catalogna, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Gran Bretagna e Malesia, due secondi posti in Spagna e in Germania, tre terzi posti al Gran Premio delle Americhe, in Francia e in Australia. È una delle promesse del motociclismo internazionale con un annata contraddistinta anche da quattro pole position; termina la stagione al terzo posto con 302 punti. Nel 2014 passa in Moto2, alla guida della Kalex del team HP40. Ottiene un secondo posto in Italia e un terzo posto in Argentina e conclude la stagione all’ottavo posto. Nel 2015 rimane nello stesso team mentre nel nel 2016 passa alla scuderia SAG, sempre con Kalex arrivando secondo in Qatar. Nei suoi anni nell aminima cilindrata ha sviluppato la caratteristica di pilota incredibilmente aggressivo e spettacolare. Ha conquistato un totale di 22 podi, nove vittorie e quattro pole in classe leggera. Non ha mai sollevato il titolo ma è stato visto come un campione agli occhi di molti e il suo passaggio alla classe intermedia è stato attesissimo. Ci sono voluti solo tre gare per arrivare a primo podio in Moto2, terzo in Argentina nel 2014 migliorandosi poi al sesto round con uno splendido secondo posto al Mugello. La sua seconda stagione con il team Pons ha dimostrato di essere più impegnativa conquistando comunque otto top ten e dimostrandosi pilota da vertice in molte occasioni. Poi, dopo il podio in Qatar, il suo sogno si è spezzato nella sua gara di casa.