Il difensore dell'Anderlecht Anthony Vanden Borre è stato fermato dalla polizia aeroportuale di Bruxelles per aver dato di matto a Zaventem, l'aeroporto salito tristemente agli onori delle cronache per l'attentato terroristico del 22 marzo in cui sono rimaste uccise 12 persone. Il giocatore, in Italia con le maglie di Fiorentina e Genoa, avrebbe minacciato il personale e gridato "bomba" generando scompiglio nella sala partenze.
"Mi comprerò un aereo tutto mio, così non dovrò prendere ordini da voi", avrebbe detto il difensore belga, 32 presenze con la sua nazionale, secondo quanto riportato da "Laatste Nieuws". Pronto a godersi le vacanze in Grecia, Vanden Borre si era recato allo scalo belga per prendere un volo JetAir con destinazione Creta. Arrivato in ritardo, il belga è stato respinto al banco del check-in, che era chiuso da qualche minuto. Furioso per il rifiuto, il difensore avrebbe prima minacciato un membro del personale della compagnia di volo e poi gridato "Bomba!", creando il panico negli altri passeggeri, prima di essere fermato dalla polizia.
L'entourage del giocatore ha confermato l'alterco, ma smentito questa versione: "Anthony non ha minacciato nessuno - si legge su 'Dhnet.be' - era un po' sconvolto, ma ha preso l'aereo successivo. Ha solo detto al personale di occuparsi dei terroristi piuttosto che impedire a lui di imbarcarsi".