Pugno duro della giustizia francese per gli scontri di sabato a Marsiglia. Tre hooligan russi, di età compresa tra 28 e 33 anni, sono stati condannati rispettivamente a 12, 18 e 24 mesi di prigione senza condizionale, più due anni di divieto d'ingresso nel territorio francese. I tre facevano parte del gruppo di 43 ultrà fermati martedì all'uscita del loro hotel a Mandelieu-la-Napoule, vicino a Cannes, mentre stavano per partire per Lille.
Tra gli altri componenti del gruppo russo protagonista degli scontri a Marsiglia, venti verranno allontanati lunedì dalla Francia e altri venti verranno rimessi in libertà. Lo ha annunciato "Le Monde", facendo riferimento a un ordine di espulsione firmato dalla prefettura di Bouches-du-Rhone. Si tratta di persone con età compresa tra i 25 e i 40 anni e contro i quali non c'è al momento nessuna accusa penale.
Sono 36 i tifosi arrestati dalla polizia francese a Lille, in seguito ai violenti scontri in città tra hooligan inglesi e ultrà russi che hanno reso necessario anche l'utilizzo dei lacrimogeni da parte delle forze dell'ordine. Secondo quanto riferito dalle autorità locali ci sarebbero 16 feriti trasportati in ospedale. Non si conoscono però le loro condizioni.
Tensione alle stelle sull'asse Mosca-Parigi: il Cremlino infatti non ha gradito l'arresto dei tifosi russi e ha convocato l'ambasciatore francese a Mosca. Nella Francia ancora alle prese con la minaccia terroristica scoppia dunque l'incidente diplomatico tra Cremlino ed Eliseo. La Russia protesta sostenendo di non essere stata informata dell'operazione di polizia che ha portato al fermo di alcuni bus di tifosi. L'ambasciatore francese in Russia, Jean-Maurice Ripert, è stato convocato dal ministero degli Esteri russo per la detenzione, due giorni fa, di un gruppo di tifosi russi diretto da Marsiglia a Lille per assistere alla partita con la Slovacchia.
Lavrov, pur definendo "inammissibile" il comportamento di alcuni tifosi russi, ha definito "inaccettabile" il fermo a cui e' stato sottoposto il bus con a bordo i tifosi nei pressi di Nizza. "Le autorità francesi - ha aggiunto - hanno agito contro le loro responsabilità stabilite dalla convenzione di Vienna". Una nota scritta è stata al ministro degli Esteri francese "chiedendo che tali violazioni non si ripetano piu'". Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, dice di augurarsi che la Uefa sia equa nel giudicare tutti i gruppi responsabili delle violenze tra tifosi ai campionati europei di calcio in Francia. "Speriamo che il campionato vada avanti senza alcun incidente - ha detto Peskov - e speriamo anche che ci sarà un trattamento equo nel corso delle indagini su tutti gli incidenti".