100mila euro di multa, il divieto di vendere biglietti agli 'hooligans' già identificati e sanzione "sospesa per un periodo di prova fino alla fine del torneo". Questa la decisione presa dalla commissione disciplinare dell'Uefa che il 18 giugno aveva aperto un procedimento disciplinare contro la Federcalcio croata (HNS) a seguito degli scontri e del lancio di fumogeni verificatesi durante Repubblica Ceca-Croazia.
Scongiurato quindi per la Federcalcio croata il rischio di esclusione della squadra da Euro 2016, che era molto concreto visti i numerosi precedenti: durante le qualificazioni, per esempio, il match con l'Italia a San Siro fu temporaneamente sospeso per il lancio di fumogeni in campo, mentre la partita di ritorno fu giocata a porte chiuse perchè durante l'incontro con la Norvegia sul terreno di gioco campeggiava una svastica realizzata sul prato.
Dunque nessuna estromissione dal Mondiale in Russia del 2018, possibilità di cui aveva parlato il presidente della Federcalcio croata, l'ex attaccante Davor Suker, e nessuna sanzione particolare che riguardi Euro 2016. La Croazia tornerà in campo martedì sera alle 21 contro la Spagna e poi, con ogni probabilità, affronterà l'Italia negli ottavi il prossimo lunedì.