Belgio, Vertonghen: "Ibra, spero tu chiuda domani"

Il difensore: "E' un grandissimo giocatore ma devo essere egoista". Il ct Wilmots lancia una frecciatina all'Italia

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"Spero proprio che quella contro il Belgio sia l'ultima partita di Ibrahimovic con la Svezia". Lo dice chiaramente, e non potrebbe essere altrimenti, Jan Vertonghen: "È un grandissimo giocatore, la sua carriera parla da sola ma sono molto egoista e mi auguro possa chiudere domani la carriera in nazionale". Più che egoista, il difensore belga è semplicemente onesto. Parole, le sue, semplicemente ovvie. Non potrebbe essere infatti altrimenti, in gioco a Nizza c'è il passaggio agli ottavi e la classifica del girone parla chiaro: Belgio punti tre, Svezia uno, quindi quello dell'Allianz Riviera altro non è che uno scontro "dentro o fuori".

Ovvietà a parte, è comunque su Zlatan e sul suo annunciato ritiro che verte gran parte della conferenza pre-partita dei belgi: "Certo Ibra darà ancora di più contro di noi - ha continuato il difensore del Tottenham che è stato compagno dello svedese all'Ajax - ma non penso che abbia ragione quando dice che avrà più spazi rispetto a quelli trovati con l'Italia. Ha detto certe cose perché ha molto rispetto per un Paese in cui ha giocato per molto tempo. Noi siamo più votati all'attacco ma siamo solidi in difesa: l'Italia si difende con cinque uomini, noi a quattro, giochiamo semplicemente in modo diverso".

E l'addio di Ibrahimovic monopolizza anche le domande rivolte a Marc Wilmots. Il ct belga, che continua nella sua guerra fredda con una stampa nazionale che non gli ha certo risparmiato critiche molto pesanti, prima lancia una frecciatina all'Italia forse infastidito dai tanti richiami positivi alle prestazioni degli azzurri ("Gioca con cinque difensori più De Rossi centrale aggiunto...") poi ringrazia a suo modo la Svezia: "Con l'annuncio fatto da Ibrahimovic hanno voluto dare un impatto emozionale alla partita. Bene, i miei ragazzi non dovranno scendere sullo stesso piano. So bene cosa significhi giocare un ultimo torneo con la propria Nazionale, l'ho fatto anche io prima di Ibra, e sappiamo che daranno ancora di più. Perchè la Svezia, attenzione, non è solo Zlatan". Sibillino invece sulla formazione: per Carrasco e Dembelè, ha concluso, deciderà solo all'ultimo, dopo aver consultato lo staff medico.

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