"Siamo qui per vincere, non siamo venuti per giocare tre partite e andare a casa". L'ambizione di Gareth Bale non ha confini: capocannoniere del torneo, il giocatore del Real sta trascinando il Galles, autentica rivelazione del tonero. I gallesi sfideranno agli ottavi l'Irlanda del Nord, in un derby britannico che verrà arbitrato da Atkinson, inglese: la scelta di Collina è arrivata nel giorno del referendum sulla Brexit.
"Quando una squadra partecipa ad una fase finale di un grande torneo - ha ammesso in conferenza stampa - deve scendere in campo per andare fino in fondo, non certo per essere eliminata dopo solo tre partite. L'obiettivo mio e del Galles è quello di vincere, anche se è giusto fare un gradino alla volta". E il prossimo scalino è rappresentato dall'Irlanda del Nord, sabato al Parco dei Principi: "È una partita difficile - ha aggiunto - e dobbiamo giocarla come fosse una finale. Fino al triplice fischio non dobbiamo pensare ad altro che a loro. Poi raggiunti i quarti ci concentreremo sulla prossima avversaria. Sono felice di incontrarli perché sappiamo quasi tutto di loro, sarebbe stato molto più difficile per noi affrontare la Turchia".
Un Europeo, il primo nella storia del Galles, che potrebbe regalare altre soddisfazioni ai 'Dragoni', finiti nella parte più facile del tabellone, con il Belgio in un ipotetico quarto di finale: "Vogliamo che i nostri tifosi siano orgogliosi di noi. Il loro sostegno è stato incredibile, ora tocca a noi ricambiare tanto calore". La stella del Real Madrid ha svelato di aver visto un documentario sulla generazione gallese del '58 che ai Mondiali di Svezia, nell'unica partecipazione ad una fase finale, riuscì a raggiungere i quarti di finali perdendo poi 1-0 contro il Brasile di Pelè. Il memorabile cammino di quel Galles fu di ispirazione per il libro 'When Pele Broke Our Hearts: Wales and the 1958 World Cup' scritto da Mario Risoli, dal quale fu tratto appunto il documentario: "Lo abbiamo guardato proprio il giorno della partita contro la Russia - ha concluso - È stato molto interessante, un'ispirazione per ogni gallese che ha deciso di giocare al calcio".
E sarà un fischietto inglese, Martin Atkinson, ad arbitrare l'ottavo di finale tutto britannico Galles e irlanda del Nord in programma sabato 25 giugno al Parco dei Principi di Parigi. Una scelta particolare e non convenzionale quella di Pierluigi Collina, capo designatore degli arbitri dell'Uefa, per un derby da 'dentro o fuori' che paradossalmente arriva proprio nei giorni in cui in Gran Bretagna va in scena l'attesissimo referendum sulla permanenza del Paese nell'Unione Europea: quel che è certo è che, almeno calcisticamente, almeno una delle due resterà nell'Europa del pallone anche dopo sabato 25 giugno.
Con i precedenti di Inghilterra-Scozia nel 1996 e Inghilterra-Irlanda nell'88, quello che andrà in scena sabato sarà il secondo derby britannico di questi Europei che hanno già visto la nazionale dei 'Tre Leoni' di Roy Hodgson affrontare il Galles nella fase a gironi, ma in quell'occasione il fischietto scelto è stato il tedesco Brych. Stavolta invece, considerando anche il direttore di gara di casa, sarà un novità assoluta.
Una responsabilità in più per il 45enne fischietto di Bradford (vicino Leeds), corregionale di Bale, Ramsey, Ward, McGinn, McCauley, O'Neill e compagnia e che quest'anno ha diretto la Juventus nell'ottavo di finale di Champions contro il Bayern Monaco a Torino (è finita 2-2). Un anno fa diresse sempre i bianconeri nella semifinale contro il Real e successivamente la finale di Europa League tra Dnipro e Siviglia. In autunno ha diretto anche un altro delicato 'derby': quello scandinavo Danimarca-Svezia, ritorno del playoff di qualificazione proprio a Euro 2016