Non solo la delusione per l'eliminazione ai rigori contro la Germania e i complimenti ai suoi ragazzi, Antonio Conte vuole anche togliersi qualche sassolino dalle scarpe prima di lasciare la panchina azzurra: "Non nego che c'è stato un momento in cui avrei voluto avere l'opportunità di continuare - ha detto - ma di fronte a certe evidenze non ho potuto soprassedere. Non vedevo nessuno al mio fianco" .
"Sembrava che dovessi fare sempre io la guerra - ha proseguito, amaro, Conte - Con me c'era soltanto il presidente Tavecchio, ma arrivava fino a un certo punto. La decisione di lasciare è stata presa in anticipo, non nego che avrei voluto continuare ma di fronte ad alcuni fatti non ho potuto soprassedere".
"Mi sono sempre battuto per la Nazionale, non per me - ha detto Conte nella conferenza post partita - E' passato questo messaggio perché a qualcuno non piacevo, non mi sono mai sentito appoggiato da nessuno. Solo il presidente mi è stato sempre vicino, ma i presidenti arrivano fino a un certo punto. mi dispiace lasciare, ma si lascia una traccia indelebile che mi auguro possa dare dei frutti", ha concluso il prossimo manager del Chelsea.