Carlo Tavecchio ha fatto un bilancio di questo bienno targato Antonio Conte, all'indomani del ko ai rigori con la Germania: "Ricordiamoci da dove venivamo: da Mangaratiba ritornammo con una Nazionale smarrita e una federazione assente. Poi abbiamo affidato la Nazionale a un condottiero, e ora ripartiamo da questa Italia". Poi, con orgoglio, ha rivendicato la sua scelta: "Felice per aver preso un uomo come Conte, difficile trattenerlo".
Il presidente della Figc ha poi continuato: "Le fondamenta ci sono, il gruppo è impensabile che possa disperdersi: abbiamo incaricato Ventura, che è dello stesso modo di pensare". Sul rapporto con Conte: "Umanamente è stato un distacco notevole. Io sono sempre stato vicino a lui. Sia lui che Oriali sono persone speciali e squisite anche se ora sono un po' tristi".
E parla del suo futuro: "Darò il mio contributo finché potrò, disinteressato e senza compensi: per molti è sempre colpa di Tavecchio, ma io sto qui, anche a dispetto di qualcuno. Se la Lega di A vuole collaborare bene, altrimenti si scioglierà il grande Moloch: ma ricordino, senza la Figc non si gioca a calcio". Infine, l'annuncio: "La presentazione del nuovo commissario tecnico della Nazionale, Giampiero Ventura, è in programma il prossimo 19 luglio".