Alberto Vergani: presidente d’azienda e manager di piloti. Uno con la testa sempre in movimento, che corre verso l’innovazione. Stimolante e vivace. Nel motociclismo ha sicuramente contribuito ad alzare l’asticella della professionalità e non a caso i piloti lo vorrebbero accanto per la gestione dei loro interessi sportivi, perché quel che tocca sembra in grado di trasformare in oro. E’ acclamato da entrambi i paddock, MotoGP e Superbike, da Jorge Lorenzo a Davide Giugliano. Il suo ultimo pupillo però è Danilo Petrucci. “Casualmente mi sono trovato sulla sua strada. Ho apprezzato il pilota, la persona, il cuore che ha, un personaggio straordinario e cristallino, che merita un aiuto concreto. Va forte, è partito dalla gavetta, forse ne ha fatta troppa. Ha grande talento e fortissima volontà, una fame di vittoria e di risultati. Purtroppo c’è stato un errore a inizio stagione che io chiamo eccesso di confidenza, quello commesso a Phillip Island. Le prime quattro gare saltate potevano essere un’occasione per ottenere prestazioni importanti. Ad Assen ci stava riuscendo, peccato che subito in partenza si sia svitato il bullone dell’alternatore che gli ha precluso il gusto della vittoria. Diciamo che è un appuntamento rimandato, perché quando succedono queste cose significa che ti stai preparando al colpaccio".
Colpaccio che però Vergani sta preparando per Marco Melandri, poiché sembra che vi siano almeno tre opzioni SBK per il suo 2017: Kawasaki Team Puccetti, Ducati Aruba e Yamaha, che sembra possa schierare altre due moto ufficiali con un’altra struttura satellite. “Mi fa piacere che si siano resi conto che Marco può essere utile al campionato e a una casa. L’ipotesi più concreta è quella di Puccetti, che si sta dando da fare in maniera clamorosa per completare il budget. I discorsi sono molto avanti e manca poco per definire. Spero di andare in vacanza con un accordo siglato. La cosa positiva è che sicuramente nel 2017 Melandri non sarà a piedi”. Quanto tempo gli servirà per tornare competitivo dopo due stagioni di stop ? “Melandri, come altri piloti veloci e talentuosi, impiegano poco a tornare al 100%. Ci vuole entusiasmo e testa. In questo momento non vede l’ora di tornare in sella…”.