Effetto Conte sul mercato, una Nazionale rivalutata

Pellè, Giaccherini e gli altri: gli azzurri protagonisti del mercato dopo l’ottimo campionato europeo

Gli Europei sono finiti da un pezzo, ma gli effetti della cura Conte sulla Nazionale continuano a farsi sentire sul calciomercato. Arrivati in Francia in un clima di generale scetticismo, molti titolari sono diventati – meritatamente – protagonisti del mercato, toccando quotazioni impensabili solo qualche settimana prima. Al netto delle leggende (Buffon), delle bandiere rese inamovibili anche per l’età (Chiellini e Barzagli) e delle bandiere futuribili (Florenzi per la Roma), coloro che potevano avere un’ultima chance sul mercato hanno sfruttato al massimo la vetrina europea.

Grazie, ovviamente, alla macchina da guerra organizzata da Conte. Una squadra in grado di sgonfiare gli arrembanti giovani del Belgio, di chiudere il ciclo degli ‘invincibili’ della Spagna e di arrivare a pochi passi (undici metri per l’esattezza) dall’eliminare i campioni del mondo in carica.
Se parliamo di giocatori rinati – o meglio rivalutati – dal ‘contismo’ tricolore non si può non partire dal pupillo dell’attuale tecnico del Chelsea: Emanuele Giaccherini. Complice un infortunio, Giak ha deluso in Premier rischiando il posto in Nazionale. Ma Conte lo ha voluto a tutti i costi e in sordina, per giocare gli Europei, il centrocampista è andato in prestito al neopromosso Bologna dove è tornato il vecchio Giaccherinho. Dopo la partita col Belgio è diventato il simbolo dell’Italia operaia e ora è del Napoli: dai bassifondi della Premier alla Champions. Niente male.
Altro caso da manuale del calciomercato moderno è quello di Pellè. Fondamentale nel gioco di Conte, a 31 anni l’attaccante mai sbocciato in serie A ha firmato un contratto da 38 milioni in due anni e mezzo con i cinesi dello Shandong. Due milioni in meno di Cristiano Ronaldo, uno in più di Bale: “Tutto vero”, per citare un famoso titolo giornalistico che riguarda sempre la Nazionale.
Il richiamo della Cina sembra affascinare anche Eder, partner d’attacco di Pellè in Francia. Pagato 13 milioni a gennaio, in cinque mesi all’Inter ha segnato lo stesso numero di gol messi a segno agli Europei: uno. Sulla scia dell’ottimo torneo disputato, Eder potrebbe finire nel ricco campionato cinese per circa 14 milioni di euro.
Forse il migliore della spedizione azzurra, Leonardo Bonucci ha stregato le big europee al punto da convincere Guardiola (che già stravedeva per lui) a offrire 62 milioni per portarlo al Manchester City. Bonucci, cercato anche dal Barcellona, rinnoverà con la Juventus. Ma lo strepitoso torneo giocato lo ha consacrato nell'elite dei migliori difensori d’Europa insieme a Pepe e pochi altri.
Altro difensore rinato con Conte è Mattia De Sciglio. Per lui vale però una legge inversa: sul punto di essere scaricato dal Milan, in virtù delle prestazioni azzurre è tornato a essere il talento che tutti conoscevano qualche anno fa. Ora è uno dei perni del Milan di Montella, che vorrebbe blindarlo. In ogni caso per averlo (la Juve è avvisata) non basteranno gli 8 milioni prospettati qualche mese fa.
Simone Zaza è l’eccezione che conferma la pista del Conte ‘rivalutatore’. Lo scorso anno ha firmato il gol decisivo per lo Scudetto contro il Napoli, vero. Ma dopo le vagonate di gol col Sassuolo, in bianconero l’attaccante ha sostato spesso in panchina. Purtroppo per lui, nella memoria dei tifosi resterà – almeno per un po’ – la ‘danza’ sul rigore contro la Germania. Una macchia che ha oscurato un torneo più che dignitoso giocato dall’attaccante. E proprio una squadra tedesca, il Wolsfburg, è pronto a versare 25 milioni alla Juve per lui. La regola del Conte azzurro, alla fine, non sbaglia mai.