Servono i calci di rigore alla Lazio di Simone Inzaghi per avere la meglio della Spal, formazione neopromossa in Serie B, e conquistare così il trofeo "Tre Cime". Ad Auronzo, sede del ritiro biancoceleste, è il protagonista dell’incontro Djordjevic a sbloccare il match al 58': di Grassi il pareggio ferrarese all'85’ che manda le due squadre ai rigori dove risulta decisivo l'errore di Posocco. Da segnalare la sfuriata di Inzaghi nell’intervallo.
Carichi di lavoro o no, la Lazio di Simone Inzaghi compie un passo indietro contro la Spal di Leonardo Semplici rispetto al successo di tre giorni fa con il Padova (2-1). Protagonista, ancora una volta, il serbo Filip Djordjevic, autore di un gol e di tante altre giocate positive in mezzo al niente. Quello che fa arrabbiare il tecnico Simone Inzaghi, furioso dopo un primo tempo giocato dai suoi decisamente al di sotto delle aspettative. L’avvio è promettente, Djordjevic si fa subito notare con un colpo di testa che al 13’ si stampa sulla traversa, ma la reazione ferrarese è immediata e al 17’ una buona chiusura di de Vrij evita guai a Berisha. Ancora Djordjevic offre a Oikonomidis (21’) una palla d’oro che l’australiano non sfrutta, quindi l’attaccante australiano si divora il gol al 24’ dopo aver saltato anche il portiere (bravissimo Figliomeni a respingere sulla riga).
Inzaghi urla “Io non guardo in faccia a nessuno, chi non corre va a casa”. E la Lazio, pur se al piccolo trotto inizia a correre: Onazi, Morrison e Cataldi portano vivacità, Djordjevic finalmente sblocca il match al 58’concludendo di piatto un contropiede vincente avviato da Lombardi. Tre minuti più tardi Lulic perde il tempo per battere a rete, quindi è Patric a divorarsi il raddoppio al 73’ prima che la Spal sorprenda la difesa biancoceleste all’85’ con un colpo di testa di Grassi che firma l’1-1. Per assegnare il trofeo “Tre cime” servono i rigori: nella Lazio sbaglia solo Onazi (palo), gli errori di Zigoni (palo) e Posocco (alto) regalano il successo a Morrison e soci.