Roma, Totti: "Sogno un trofeo"

Il capitano giallorosso: "Higuain? Ormai giocatori nomadi per soldi"

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"Ora come ora il prossimo sarà il mio ultimo anno. Spero davvero di conquistare qualcosa di importante per la Roma, anche se è difficile. Mi piacerebbe finire vincendo qualcosa, voglio alzare un trofeo e terminare la mia carriera con stile. So che non è facile, ma è il mio sogno" ha detto il capitano giallorosso alla vigilia della sua 25esima stagione da giocatore."E spero che la Roma poi possa trovare un nuovo Francesco Totti".

"Non è facile, ho fatto tanto. Ma Totti aiuterà sempre la Roma a creare una grande squadra, anche senza di lui in campo", ha detto il Pupone al sito Gazzetta World. "E' normale che veda questa stagione in modo diverso rispetto a quelle passate - ha proseguito Totti - Continuare? Ci sarà sempre una fine, devo solo trovare il momento giusto. Spaventato dall'idea che non giocherò mai più? E' normale, questa è la mia vita. Ho passato 25 anni sul campo di calcio, è casa mia, il mio habitat. Ma so che è la fine e so che ci sono altre porte aperte in molti posti interessanti. Ho sicuramente il desiderio di saperne di più su queste opportunità, quando sarà il momento giusto, farò la mia scelta" ha confessato il capitano giallorosso, che avrebbe confidato a Pallotta di voler fare l'allenatore. "Dopo il ritiro mi è stato chiesto se voglio allenare, ma non ci sto pensando. Vedere i miei ex compagni che hanno smesso e hanno cominciato a farlo è stato molto interessante. Forse qualcosa cambia mentalmente e improvvisamente diventa accattivante. Magari un giorno anche io sperimenterò questo cambiamento - ha detto Totti - Non è che non voglio fare l'allenatore, però non me lo immagino ancora. Non è qualcosa a cui sto pensando in questo momento, però nella vita ci sono tante sorprese e uno non può mai dire mai".

Il capitano giallorosso, 25 stagioni con la stessa maglia cucita addosso, ha commentato anche il passaggio di Higuain alla Juventus: "Lo sport è cambiato molto. Ora l'attenzione è più sul denaro. I giocatori cambiano squadra più spesso per fare più soldi. E' più business che passione - ha aggiunto il numero 10, a Boston col resto della squadra di Spalletti per la tournee americana -. La gente va allo stadio per divertirsi e vedere un giocatore che sta sempre nella stessa squadra. Forse sperano di non essere traditi. Guardate quello che è successo ora con Higuain dal Napoli alla Juventus. E' un disastro. Però è del tutto normale ora che quando uno straniero arriva in Italia abbia la possibilità di andare in un'altra squadra per fare più soldi".

Pensiero che non ha mai sfiorato la mente di Totti. "Se avessi pensato solo all'aspetto economico avrei lasciato la Roma 10 anni fa. Avrei guadagnato di più di quanto faccio ora. Per me si tratta di altro, di passione, non di soldi - conclude il capitano giallorosso -. Ho pensato di andare a giocare in America un paio di volte. Ci ho riflettuto, ma è sempre stata una scelta di cuore rimanere con la Roma. In Cina invece non riuscirei ad immaginarmi. Sarebbe difficile per me, soprattutto con la mia mentalità".

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