In una corsa di un giorno tutto può succedere, ma dopo aver dominato il Tour (il terzo della sua carriera), l'uomo in giallo Chris Froome sbarca a Rio con un solo obiettivo in testa: eguagliare il connazionale Sir Bradley Wiggins, unico a riuscire nell'impresa di vincere il Tour e subito dopo il titolo olimpico a cronometro (il 10 agosto), se non addirittura fare meglio del baronetto inglese puntando anche al titolo olimpico sul durissimo percorso della prova in linea (il 6 agosto).
A spaventare Froome per la corsa all'oro sono due corridori: Valverde e Nibali: "E' una gara per scalatori - ha spiegato- i colombiani hanno un'ottima squadra per questo percorso, ma a farmi paura sono soprattutto Alejandro e Vincenzo. In una corsa di un giorno su un percorso così, possono essere molto pericolosi".
Specialista del Tour, un po' come fu per Lance Armstrong (vincitore però di un mondiale ad inizio carriera), il ciclista britannico nato a Nairobi non ha mai vinto corse importanti di un giorno. "In una corsa di tre settimane hai il tempo per correggere delle cose e pensare tatticamente a cosa fare - ha aggiunto - Ma in corse così, un po' come il mondiale, devi dare tutto senza starci troppo a pensare. Il Tour è alle spalle ormai, penso solo a regalare una medaglia al mio paese".
Medaglia che potrebbe essere poi bissata quattro giorni dopo nella prova a cronometro, dove quattro anni fa prese il bronzo: "Avrò poco tempo per recuperare, ma sono pronto - ha concluso - ricordo ancora la gioia indescrivibile di salire sul podio in casa mia: fu un'emozione diversa dalle vittorie come corridore di un team".
Ciclismo. Froome: "Favoriti Valverde e Nibali, non io"
Il 6 agosto la prova su strada. Il trionfatore del Tour: "Sono pronto, ma nelle corse di un giorno loro sono più bravi"
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