Rio 2016, Di Francisca d'argento

L'azzurra non riesce a difendere il titolo di Londra, battutain finale dalla russa Deriglazova

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A quattro anni di distanza, Elisa Di Francisca non riesce a confermarsi campionessa olimpica del fioretto femminile. Da Londra a Rio, la schermitrice azzurra si è dovuta "accontentare" della medaglia d'argento. Questa volta la jesina è stata superato dalla russa Irina Deriglazova, vincitrice per 12-11, al termine di una finale al cardiopalmo. Bronzo per la tunisina Ines Boubakri, che ha superato per 15-11 l'altra russa Aida Shanaeva.

C'è un po' di rammarico e non solo per l'esito della finale, ma anche per il suo andamento complessivo. La Di Francisca è partita fortissimo, ma poi ha subito la rimonta dell'avversaria, arrivata a condurre addirittura per 12-7, prima dell'incredibile rimonta azzurra, che però, si è fermata allo scadere del tempo della terza manche. Quella di Elisa è l'undicesima medaglia dell'Italia in questa edizione dei Giochi, la terza portata dalla scherma. Per la prima volta dal 2000, però, le fiorettiste azzurre mancano l'oro olimpico individuale dopo la tripletta di Valentina Vezzali (Sydney, Atene e Pechino) e il successo della stessa Di Francisca a Londra.

Al termine della finale di fioretto persa, la Di Francisca non ha mancato di togliersi un sassolino dalla scarpa. "Mi ero ripromesso di non parlarne, ma diciamo che ci sono state un paio di stoccate discutibili: ma ora sono felice per quest'argento", ha detto facendo riferimento ad alcuni colpi attribuite alla russa. "Diciamo che sono stata stupida io, sapevo che contro un russo devi esser perfetto", ha aggiunto l'azzurra, che sul podio ha sventolato una bandiera dell'Europa. Sulla sua prestazione: "Ho dato tutto quello che avevo in questa giornata. Non il meglio di me, perché comunque so fare altre cose, altra scherma. Però ho avuto momenti di paura, momenti in cui ero bloccata. Per cui non c'ero, non ero lì. Mi immobilizzavo. Fino alla fine non sono riuscita a trovare l'equilibrio. Il tentativo di rimonta del finale? Sono stata una leonessa che non si è voluta rompere il naso, perché memore di quanto successo a Torino mi son detto: o mi rompo il naso per l'oro o me la prendo con calma"-

Grande delusione, invece, per Arianna Errigo, sconfitta agli ottavi dalla canadese Harvey per 15-11. "Sono stata tradita dal mio maestro - ha tuonato - . E' da gennaio che mi alleno da sola, ma preferisco perdere un oro olimpico, ma avere attorno persone che mi rispettano e mi stimano". La Errigo, che era allenata da Giulio Tomassini, non aveva apprezzato che lui avesse fatto una lezione ad Elisa Di Francisca, sua compagna e rivale in nazionale, e così a gennaio aveva sentito venire meno il rapporto di stima, decidendo per la separazione. Un duro colpo per la fiorettista di Monza che si è andato ad aggiungere all'addio del suo maestro di sempre, Giovanni Bortolaso, che dopo i Giochi di Londra aveva seguito Stefano Cerioni alla nazionale russa. "Sin dalla matitna non stavo benissimo - ha poi ammesso - . Dal primo assalto ero contratta, tesa. Non si può finire il primo match già viola in viso e col fiatone. Sono stata schiacciata dalle mie aspettative, non ho resistito al carico".

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