Scoppia il caso sull'orientamento sessuale degli atleti di Rio. Il casus belli è stato la pubblicazione di un articolo a firma di Nico Hines, sul Daily Beast, che ha raccontato di aver utilizzato Grindr (un'app per incontri tra gay) nelle vicinanze delle residenze degli sportivi impegnati nelle competizioni. Dopo aver ricevuto una serie di proposte, ha scritto un pezzo indicando nazionalità e disciplina sportiva degli atleti che l'avevano contattato.
Informazioni che consentono facilmente l'identifcazione dei soggetti coinvolti. L'aver riportato così chiaramente alcune informazioni sugli atleti ha generato molte polemiche che chiamano in causa non solo l'evidente violazione della privacy, ma anche le eventuali ritorsioni che dovranno subire quegli sportivi provenienti da Paesi in cui l'omosessualità è vietata. Per questo, il direttore del Daily Beast ha scritto un breve testo di scuse in cui ha spiegato che l'intenzione dell'autore non era quella di danneggiare o denigrare la comunità omosessuale, ma "questo non ha importanza; ad averla è l'impatto" di quell'articolo, che è stato rimosso dal sito.