L'atletica di Rio 2016 è appena cominciata ma già solleva sospetti. Fa infatti discutere, fra alcune sue colleghe, il record mondiale con cui l'etiope Almaz Ayana ha vinto la gara dei diecimila metri donne. Quel tempo di 29'17''45 con cui ha conquistato l'oro ha 'distrutto' quello vecchio di 23 anni della cinese Wang Junxia che nel 1993 lo aveva stabilito in 29'31''78.
Lo hanno già definito 'un tempo da uomo' e unito al fatto che la vincitrice viene da un paese ultimamente chiacchierato, ecco allora che la svedese Sarah Lahti, oggi 12/a, dice che "rivedendo le immagini e la sua espressione facciale, si vede che l'Ayana - spiega - semplicemente corre mentre le altre danno la vita dietro di lei. Non sto dicendo che non sia pulita, ma dei sospetti mi vengono. Le viene tutto troppo facile...".
.Secondo la brasiliana Tatiele Carvalho, oggi 31/a, "quello è davvero un tempo da uomini, e se ci è riuscita vuol dire che andava fortissimo. Mi ha anche 'doppiata' ma non mi rattristo per questo". Alla nuova campionessa olimpica vengono riferite queste parole, e risponde cosi': "Prima di tutto, ringrazio Dio - dice - perché mi dà tutto, e la sua benedizione. Il mio doping è Gesù, e poi il fatto che lavoro e mi alleno moltissimo. Aver fatto anche il record mondiale è fantastico, così come lo è stato aver corso assieme a colei che mi ha preceduto, Tirunesh Dibaba, che mi ha trasmesso coraggio e l'energia per non sprecare questa opportunità".