Penultima notte di gare nella piscina del nuoto e tante sorprese e risultati clamorosi. La prima, la più pesante: Michael Phelps non vince l'oro nei 100 farfalla ma si arrende al singaporiano Schooling, classe '95. Argento ex aequo per lo "Squalo" con Le Clos e Cseh. Oro e record del mondo clamoroso per Katie Ledecky, negli 800 sl donne: una prestazione devastante della regina dell'acqua (quarto oro). Chi manca il poker è la Hosszu, seconda nei 200 dorso dietro alla DiRado. Infine clamoroso nei 50 sl uomini: Florent Manaudou viene battuto per un centesimo da Anthony Ervin, 35 anni, che aveva vinto l'oro olimpico su questa distanza a Sydney 2000.
Gira sul web una foto di Michael Phelps, nel 2008, accanto ad un ragazzino di 13 anni, che lo abbraccia raggiante. Quel giovanissimo nuotatore non è altro che Joseph Schooling, classe '95 (Phelps ha dieci anni di più), di Singapore. Ha vinto i 100 delfino, battendo Phelps ma non solo. Alle sue spalle Schooling ha messo, tutti sullo stesso gradino del podio in un ex aequo clamoroso, dei veri e propri mostri sacri: con Phelps agguantano l'argento Chad Le Clos e Laszlo Cseh. Schooling ha dominato la gara, nuotando in 50"39 e stabilendo il nuovo primato olimpico. Phelps, Le Clos e Cseh hanno fermato il cronometro sul 51"14. Per Phelps si tratta della medaglia numero 27 alle olimpiadi (22 ori, 3 argenti e 2 bronzi), la quinta in queste olimpiadi nelle quali ha dunque vinto 4 ori e 1 argento.
Non ha rivali, e riesce a battere anche se stessa. Katie Ledecky, lo ricordiamo, è nata nel 1997. Ma la prestazione negli 800 sl sbalordisce il mondo. Avversarie indietro anni luce, record del mondo ritoccato al ribasso, di molto. Il quarto oro di questa Olimpiade (oltre ad un argento) è quello che bissa lo straordinario primo posto di Londra 2012, quando si manifestò al mondo vincendo gli 800 sl. Ora Ledecky ha riscritto una pagina importante del nuoto, stampando un incredibile 8'04"79, dieci secondi in meno di quattro anni fa. Staccatissime le avversarie. L'argento va a Jazmin Carlin, per la Gran Bretagna (8'16"17), bronzo all'ungherese Kapas (8'16"37)
Voleva tornare a casa, in Ungheria, con almeno un oro. Dopo che ne aveva vinti tre, però, era quasi sicura di vincere anche il quarto. E invece Katinka Hosszu si è dovuta arrendere nei 200 dorso, la gara che la vedeva ampiamente favorita. A beffarla, nelle ultime bracciate, e per soli 6 centesimi, la 23enne americana Maya DiRado, capace di fermare il cronometro sul 2'05"99. Il bronzo l'ha conquistato la canadese Hillary Caldwell. Tante lacrime, di emozione e incredulità, per la DiRado, che sul podio non ha trattenuto l'emozione per un successo bellissimo.
Nel 2000, a Sydney, aveva 19 anni: Anthony Ervin salì sul gradino più alto del podio dei 50 sl ad ex aequo con il connazionale Gary Hall jr., battendo il mostro sacro Pieter Van den Hoogenband per soli 5 centesimi. Oggi, a distanza di 16 anni, e quando la carta d'identità ne segna 35, Ervin si ripete, in maniera clamorosa, battendo di un solo centesimo Florent Manaudou, campione in carica e favorito assoluto. Ervin, che in questi 16 anni ha viaggiato e non sempre ha pensato sempre al nuoto (al punto di avere tatuati sul corpo i "segni" di una vita da viaggiatore), ha nuotato in 21"40, Manaudou in 21"41 mentre Nathan Adrian, bronzo, in 21"49.