La maratona olimpica è keniana. Sul podio più alto dei Giochi è salito Eliud Kipchoge che ha chiuso i 42 km e 195 metri di Rio in 2.08.44 (terza medaglia olimpica, già bronzo ad Atene 2004 e argento a Pechino 2008 sui 5000 metri) davanti all'etiope Lilesa (al traguardo mimando il gesto delle manette con i pugni incrociati sopra la testa) e allo statunitense Rupp. Male gli italiani con Meucci costretto al ritiro dopo una quarantina di minuti di gara, 38esimo Pertie e 57esimo La Rosa.
Che fosse in grande forma lo si era capito lo scorso aprile, nella maratona di Londra, dove ha trionfato sfiorando per 8 secondi il record del mondo del suo connazionale Kimetto: 2h02'57". Kipchoge si è confermato in Brasile, al termine di una gara veloce che lo ha visto andare in fuga con Lilesa e Rupp, poi - intorno al km 37 - scappare in solitaria con una progressione eccezionale: per l'etiope, che ha cercato inizialmente di rispondere all'attacco, e l'americano non c'è stato niente da fare.
Delusione invece per l'Italia, abituata a ben figurare nella maratona nelle competizioni più importanti: problema intorno al decimo chilometro per Daniele Meucci, costretto ad alzare bandiera bianca, mentre Ruggero Pertile chiude in 37.o posizione, migliore degli azzurri, infine Stefano La Rosa, fuori dai primi cinquanta.