Rio 2016: chiusura tra samba, saudade e... Supermario

Il Brasile saluta alla sua maniera i Giochi e passa il testimone a Tokyo

Da Federica Pellegrini a Daniele Lupo, da Rio 2016 a Tokyo 2024. Nonostante la pioggia insistente, il Brasile saluta i 'suoi' giochi a ritmo di samba e con un tocco di dolce nostalgia. I fuochi d'artificio (a rischio fino all'ultimo momento) illuminano la notte di Rio e invitano gli atleti a invadere il Maracanà in un vero e proprio carnevale dello sport. Ogni paese ha un portabandiera - per l'Italia c'è Daniele Lupo, argento nel beach volley - ma gli atleti, anzi 'gli eroi dei giochi', si mescolano all'interno dello stadio tra balli e raffiche di selfie.

Manca il presidente ad interim del Brasile Michel Temer (per timore della contestazione) e manca anche Pelè, ancora alle prese con problemi di salute. Ma il pubblico riesce ad entusiasmarsi anche durante i discorsi del presidente del comitato olimpico brasiliano e del numero uno del Cio Thomas Bach. Spettacolare il tradizionale passaggio di consegne con la città che organizzerà le prossime Olimpiadi, in questo caso Tokyo. Al termine del video promozionale spunta Supermario, il famoso personaggio dell'omonimo videogioco, che entra in un tubo verde che collega Tokyo e Rio. Le immagini tornano al Maracanà ed effettivamente al centro dello stadio c'è la bocca del tubo verde... da cui sbuca Supermario, che in realtà nasconde il primo ministro giapponese Shinzo Abe in carne e ossa. 

La cerimonia (durata circa due ore e mezza) prosegue fino allo spegnimento della fiaccola per mezzo di una pioggia artificiale. Per terminare, poi, con l'ingresso di un carro con a bordo 12 regine del carnevale, accompagnato dalle scuole di samba di Rio.