Dopo l'annuncio del ritiro di Jorge Lorenzo, per la Honda è già tempo di guardare al futuro. L'addio del maiorchino non è stato esattamente un fulmine a ciel sereno, visto che l'ipotesi circolava già da qualche mese, ma la casa giapponese sarà comunque costretta ad una decisione anticipata (Jorge aveva ancora un anno di contratto) e soprattutto da prendere in tempi rapidi, visto che la stagione 2020 comincerà di fatto già due giorni dopo il GP di Valencia, con i primi test invernali.
In pole position per affiancare Marc Marquez ci sarebbe Johann Zarco, passato sotto l'ala dorata come sostituto di Nakagami dopo un'esperienza fallimentare con la KTM. Il francese è relativamente giovane (29 anni) e ha un curriculum di tutto rispetto, fatto di due titoli mondiali in Moto2 e 6 podi in MotoGP, arrivati tra il 2017 e il 2018, quando guidava la Yamaha del team Tech 3.
L'altro candidato naturale sarebbe Cal Crutchlow, che da ormai 5 anni guida una Honda in MotoGP e che ha sempre svolto un ottimo lavoro nel team satellite di Lucio Cecchinello. Il britannico, però, potrebbe pagare i 34 anni di età e, soprattutto, un problema fisico che lo tormenta dal brutto incidente di Phillip Island del 2018 e che lo ha anche fatto riflettere sull'ipotesi del ritiro.
Complicata, per quanto suggestiva, anche la pista che porta ad Alex Marquez. Il fratello minore di Marc ha appena 23 anni ed è reduce dal trionfo nel mondiale Moto2. Ad agosto ha siglato il rinnovo per il 2020 con il team Marc Vds, ma potrebbe ovviamente liberarsi in caso di una chiamata dalla classe regina. Viste le difficoltà incontrate dai piloti Honda nel 2019, tuttavia, il fratellino di Marc potrebbe rischiare di "bruciarsi" con un debutto su una moto complicatissima da gestire e con tutte le pressioni che dovrebbe sopportare guidando per un team di primissimo piano.
Dopo il venerdì di libere a Valencia, tuttavia, Marc ha spiegato che correre al fianco di Alex sarebbe per lui molto bello: "Non posso dire chi mi piacerebbe come compagno, ma lo potete immaginare. Non è una decisione nelle mie mani, ma penso che Alex sia pronto per la MotoGP. Pressioni? La Honda è una moto difficile, è vero, questa però è l'HRC e se vuoi essere veloce devi adattarti. Chiunque sarà il mio compagno dovrà confrontarsi con me e mio fratello lo fa da sempre...Competere con lui in MotoGP è sempre stato un mio sogno, ma è una situazione che non voglio forzare".