Liga, il Celta fa fuori il Barcellona

Al Balaidos vince la squadra di Berizzo per 4-3: sorpasso sfumato per i blaugrana, il primo posto se lo condividono Atletico e Real Madrid.

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Le due squadre di Madrid sono in testa alla Liga con 15 punti, il Barcellona rimane dietro a leccarsi le ferite. Nel posticipo della settima giornata di Liga arriva il tonfo fragoroso dei blaugrana che perdono 4-3 in casa del Celta Vigo. Un primo tempo da buttare e un errore gigantesco di Ter Stegen costringono la squadra di Luis Enrique al secondo ko in campionato dopo quello con l'Alaves. Inutili la doppietta di Pique e il gol su rigore di Neymar.

Dopo il terzo pareggio di fila del Real Madrid e la vittoria dell'Atletico ai danni del Valencia il Barça aveva la possibilità di mettere la freccia e andare in testa da solo al campionato. Niente da fare, perchè dietro la squadra di Luis Enrique balla tremendamente (complice anche l'assenza per infortunio di Umtiti). Al 22' Ter Stegen incassa il primo gol su un diagonale di Sisto, e alla mezz'ora è Iago Aspas a trafiggere in contropiede il portiere tedesco. I padroni di casa sfruttano il momento e al 33' una verticalizzazione in profondità propizia lo sfortunato autogol di Mathieu. All'intervallo il Barcellona è già sotto 3-0.

Nella ripresa Luis Enrique torna sui suoi passi e inserisce Iniesta al posto di un impalpabile Rafinha: al 58' è proprio dal piede di Don Andrés che nasce l'assist per l'incornata vincente di Pique. Otto minuti più tardi il Barça è di nuovo lì: Andre Gomes si guadagna calcio di rigore e dal dischetto Neymar conta i passi spiazzando Sergio Alvarez. Con l'inerzia tutta dalla propria ci pensa Ter Stegen ad annullare la rimonta blaugrana: al 77' il tedesco invece di spazzare calcia addosso a Hernandez ridando due lunghezze di vantaggio al Celta. Il gol finale di Pique (ancora una volta su imperioso stacco di testa) serve solo ad aumentare i rimpianti. Sono ancora 13 punti in classifica per la squadra di Luis Enrique, che scala al quarto posto in virtù del successo sabato pomeriggio del Siviglia sull'Alaves.

Sotto gli occhi attenti di Prandelli il Valencia, diretto in panchina da Voro, chiude bene gli spazi nel primo tempo ma al 43' concede un rigore all'Atletico per fallo di Nani su Correa. Dal dischetto va Griezmann che, dopo l'errore in Champions con il Bayern Monaco, si fa ipnotizzare dagli undici metri da Alves, autore di una parata prodigiosa. Al 64' i Colchoneros passano comunque in vantaggio proprio con l'attaccante francese che mette dentro il passaggio di Gameiro dopo il primo tentativo di Torres respinto da Alves.

Il numero 1 del Valencia è di gran lunga il migliore in campo e prima respinge una conclusione insidiosa di Gameiro e poi para il secondo rigore di giornata sul tiro di Gabi. Nel finale i padroni di casa vanno ad un passo dal pari con un'incornata di Parejo deviata da Oblak ma a chiudere i conti per l'Atletico ci pensa Gameiro che infila Alves su assist di Juanfran. Per gli uomini di Simeone è festa mentre Prandelli avrà tanto lavoro da fare per riportare ai vertici un Valencia apparso in grande difficoltà.

Tutto in soli 17 minuti al Bernabeu, che assiste al terzo pareggio consecutivo in Liga (il secondo casalingo, ma anche il quarto complessivo se si conta quello in Champions contro il Borussia Dortmund) dei propri beniamini. Momento complicato per il Real Madrid, che sta cominciando ad avere il fiatone dopo una partenza a razzo in Liga: contro l'Eibar le Merengues vanno sotto già al 6' con il colpo di testa di Fran Rico su cross dalla destra di Capa. Undici giri d'orologio più tardi il Real pareggia: assist dalla sinistra di Cristiano Ronaldo, Bale svetta sul secondo palo e fa 1-1. Poi è un lungo ma infruttifero assedio: CR7, che sin qui aveva sempre segnato in carriera contro l'Eibar, non riesce a trovare la via della rete; Benzema è un fantasma ma anche Morata, entrato ad inizio ripresa, non riesce a carburare. Arriva solo un punto per il Real Madrid, che sale a 15 punti e si fa affiancare dall'Atletico. E nel prossimo turno c'è l'ostica trasferta nella tana del Betis Siviglia.

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