Diciamo la verità, aveva tutta l'aria del solito acquisto folkloristico di Enrico Preziosi. Uno di quei giocatori che pesca solo il presidente del Genoa, più utile alla promozione del club che all'allenatore. E già che ci siamo: c'è una sola persona che lo avesse visto giocare prima di qualche settimana fa? Giovanni Simeone, per tutti Cholito, è invece un giocatore vero. Veloce, tecnico, bravo sotto porta, con il fuoco battagliero del padre dentro perché, come per i cavalli, buon sangue non mente. Un acquisto importante che sta facendo volare il Genoa - a proposito, Juric se vince il recupero è secondo! - e ha regalato al popolo rossoblù due gol (e un palo) nelle ultime due partite e la bellezza di quattro punti.
Un predestinato, per dirla com'è o come la raccontano, anche se Juric prova a proteggerlo come può perché "non è giusto che si parli sempre di suo padre". E ancora: "Giovanni è bravo dentro l’area, ma ha ancora ampi margini di miglioramento fuori. Siamo contenti del suo rendimento, però preferirei che si parlasse più del ragazzo e meno del padre: non è un confronto facile per lui". Come dire, è molto presto per sbilanciarsi ma il Cholito deve diventare grande da solo, senza "stampelle paterne" ma anche senza confronti che oggi non potrebbero che essere ingenerosi.
Anche perché Simeone jr il suo l'ha fatto eccome. Non solo i due gol e le ottime prestazioni con il Genoa. Ma anche un passato che era già una promessa, con le vittorie nel Sudamericano Under 20 (da capocannoniere, of course) e i 12 gol segnati lo scorso anno con il Banfield in Argentina. Chiariamo, per chi non lo sapesse: ha 21 anni. Ventuno. Un ragazzino con una personalità da vendere, con coraggio, qualità e testa sulle spalle. Un piccolo genio all'interno di una Lanterna magica. Un po' di luce che illumina i sogni di un'intera città.