Cinque scudetti consecutivi e un fatturato record di 388 milioni di euro. La Juventus corre verso il futuro, ma per il presidente Andrea Agnelli non è un punto di arrivo bensì una nuova partenza: "Dieci trofei in sei anni ci hanno fatto tornare a sedere nell'élite dei grandi d'Europa come dimostra il ranking - ha scritto nella lettera agli azionisti -. Sarebbe sbagliato pensare di aver completato l'opera, la Juventus deve continuare a crescere".
"Cari Campioni d’Italia, Il bilancio che sottoponiamo oggi alla Vostra approvazione è la testimonianza “sul campo”, espressione a noi molto cara, della profonda tenacia che ha contraddistinto la Juventus di questi ultimi sei anni. Il core business di questa società è e sarà sempre il calcio. La sua tradizione è la vittoria. La sua vocazione è la sostenibilità economico finanziaria in un comparto complesso, come quello in cui operiamo, caratterizzato dall’aleatorietà dei risultati sportivi e da un sistema di ricavi solo parzialmente governabile dalla singola società, in virtù delle peculiari regolamentazioni vigenti a livello nazionale ed internazionale.
Con grande orgoglio vi sottolineo in questa mia lettera gli storici risultati che la Vostra società ha saputo raccogliere negli ultimi sei anni sul fronte sportivo. Dagli anni bui, che hanno lasciato un patrimonio sia sportivo che economico inadeguato, questo management ha saputo ricostruire, grazie alla cultura del lavoro e ad una dedizione straordinaria, una squadra vincente e un club riconosciuto in tutto il mondo. Cinque scudetti consecutivi, tre Supercoppe italiane e due Coppe Italia formano un palmares eccezionale, che rimarrà alla storia per molti decenni. Una storia che le attuali generazioni di juventini, me compreso, hanno avuto il privilegio di vivere nello “Stadium” la casa di tutti i bianconeri. Una storia i cui nuovi capitoli dobbiamo ancora scrivere tutti insieme per rendere questo periodo davvero leggendario. Dieci trofei in sei anni hanno consentito alla Juventus di tornare a sedersi al tavolo dei grandi club europei, come testimonia il ranking Uefa per club all’inizio della stagione 2016/17 che ci vedeva al quinto posto, a ridosso dell’elite continentale. L’obiettivo di tutti è scalare questa classifica con la consapevolezza che per salire ogni gradino ulteriore saranno necessarie forza di volontà, capacità di programmazione e nuove vittorie a livello nazionale e internazionale.
Gli storici successi di questi anni sono stati accompagnati da un miglioramento molto rilevante di tutti i principali indicatori finanziari della Juventus. I presupposti che hanno convinto gli azionisti a sottoscrivere interamente l’aumento di capitale dell’ottobre del 2011 sono stati confermati e gli obiettivi addirittura superati. A distanza di cinque anni, possiamo dire che quelle risorse sono state utilizzate al meglio. Se il bilancio 2014-2015 segnava il ritorno all’utile e quindi il completamento di un turnaround che, anno su anno, ha saputo aumentare repentinamente il fatturato fino a riportare in utile il risultato netto, quello che siete chiamati ad approvare oggi rappresenta il consolidamento. Un fatturato di quasi 388 milioni, infatti, rappresenta il record storico nel bilancio della Juventus, che per il secondo anno consecutivo registra un utile netto di oltre 4 milioni di euro.
La Juventus è solida e ha buone prospettive di sviluppo ma dovrà continuare a sviluppare i suoi ricavi e a garantire efficienza nella gestione. Il futuro rappresenta nuove sfide, anche perché parte di questi ricavi sono oggi garantiti dalla costante partecipazione alla massima competizione europea per club, la Uefa Champions League. Ecco perché Juventus ha operato in seno all’ECA, European Club Association e nel dialogo con le grandi realtà del calcio internazionale affinché questa competizione fosse riformata. Dal 2018 saranno quattro i club italiani a partecipare stabilmente a questo torneo: una prospettiva che rende più stabile e meno aleatoria la programmazione anche della Juventus. Sarebbe sbagliato oggi pensare di aver completato il lavoro. Il calcio, con il susseguirsi impetuoso degli eventi, delle partite e delle stagioni, non permette a nessuno di gloriarsi e dormire sugli allori. La Juventus deve continuare a crescere, autofinanziandosi, come avvenuto nella recente campagna di rafforzamento della squadra e in tutti i nuovi progetti avviati in questi anni dalla società. I nuovi contratti di partnership con importanti aziende globali, due nomi su tutti, Jeep e adidas, confermano che il brand Juventus è ormai tornato tra i più importanti nel panorama dello sport industry.
Questa rinnovata riconoscibilità sta permettendo all’azienda di siglare importanti “regional partnerships”, che consentono la penetrazione su nuovi mercati. Negli ultimi mesi Juventus ha firmato, ad esempio, accordi in Messico, Nigeria, Azerbaigian e sta continuando un enorme lavoro di ricerca di nuove opportunità di business anche grazie alle Juventus Academy. Il processo di gestione in-house del licensing e del merchandising, accompagnato da una nuova strategia di sviluppo degli Juventus Store sta dando oggi i primi risultati e ci rende fiduciosi per il futuro, così come lo sviluppo della strategia digitale, nella quale Juventus rappresenta un’eccellenza a livello mondiale. Infine questa sarà la stagione nella quale vedrà la luce il nuovo sviluppo immobiliare sull’area dell’antica cascina della Continassa dove sorgeranno il nuovo Training Center e la nuova sede della società a pochi metri dallo Stadium.
Il nostro impegno rimane immutato ma penso sia giusto in questa sede ringraziare tutte le donne e tutti gli uomini della Juventus, che ogni giorno garantiscono dedizione, impegno e professionalità perché la Juventus sia la Juventus. Fino alla fine…Andrea Agnelli".