E' finita alla terza puntata serale l'avventura di Clemente Russo al Grande Fratello Vip. Il pugile è stato espulso dalla Casa per i commenti offensivi rivolti a Simona Ventura durante una chiacchierata con l'ex marito della conduttrice, Stefano Bettarini, che aveva raccontato al peso massimo i tradimenti reciproci che avevano fatto naufragare il loro matrimonio. Russo era finito sotto accusa anche la scorsa settimana per una frase giudicata omofoba.
Non è stata un'avventura fortunata quella di Clemente Russo nel reality di Canale 5. Uno scivolone dopo l'altro per il pugile campano, sin dal principio di questa esperienza televisiva. L'annuncio della partecipazione dell'argento di Pechino 2008 e Londra 2012 era arrivato durante i Giochi di Rio, generando dubbi sull'opportunità di diffondere la notizia proprio durante le Olimpiadi. Olimpiadi che sono state un flop per il pugile di Marcianise, sbarcato in Brasile con propositi di medaglia e uscito ai quarti.
Una volta entrato nella Casa del GF, le cose sono andate pure peggio per Russo, già sotto accusa alla seconda settimana per aver apostrofato con un epiteto omofobo uno dei concorrenti. Finito in nomination, il pugile non è stato estromesso dal televoto, ma dallo staff del reality che non gli ha perdonato la seconda caduta di stile. "La Ventura? Sarebbe da uccidere”, aveva detto a Bettarini durante la conversazione. A salvarlo non è servita nemmeno la difesa della moglie Laura: "E stata un'ingenuità, fuori saprà farsi conoscere per come è realmente. Dopo le Olimpiadi ha avuto solo una settimana per stare a casa, era ancora molto stressato".
Una volta in studio il pugile ha fatto pubblica ammenda: "Era una frase detta per aiutare Stefano. Non ho mai dato uno schiaffo a mia moglie, ho anche tre figlie femmine. Chiedo scusa a tutte le donne e in particolare a Simona Ventura. Chiedo scusa soprattutto alle istituzioni, sono un poliziotto e porto la divisa con orgoglio".
Clemente Russo si è poi scusato con una lettera:
"Prendo atto delle reazioni che ha suscitato la mia partecipazione al Grande Fratello Vip: considerati i toni e le modalità della mia uscita di scena non posso dirmi stupito dei contraccolpi, talvolta dolorosi come pugni sul ring. Proprio per questo, al termine della mia esperienza televisiva, desidero chiarire con profonda convinzione la mia posizione in ordine alla vicenda che mi vede coinvolto per alcune opinioni personali espresse in quella sede. In primo luogo intendo esprimere le mie scuse più sincere verso chiunque si sia sentito offeso o toccato nella propria sensibilità a causa delle mie parole: in particolare nei confronti del Ministro della Giustizia Andrea Orlando, dell’Amministrazione Penitenziaria, di tutti i colleghi del Corpo di Polizia Penitenziaria e infine – ma non per ultime – delle nostre donne, forti e generose come poche. (...) Mi sento estremamente amareggiato per il fatto che la mia attuale posizione personale possa in qualche modo nuocere all’immagine della Polizia Penitenziaria. (...) Non avevo tenuto in giusto conto le conseguenze di innaturale asocialità nella quale si è inseriti durante la forzata convivenza nella “casa”, tanto da non riconoscermi ora nella voce che ha pronunciato le frasi “incriminate”. Io mi sento una persona profondamente diversa. Tutti mi conoscono come un atleta che ha fatto della lealtà sportiva il proprio stile di vita cercando di trasmetterla ai ragazzi che si affacciano nelle palestre per trovare una sana risposta alle loro esigenze di riscatto sociale. Sono un marito - e soprattutto un padre - che ama profondamente la propria famiglia e farebbe di tutto per difenderne l’integrità. Questi sono i valori dei quali mi sono sempre fatto portatore, in pubblico e nel privato: in questi mi riconosco e rinnego in questa sede ogni diversa concezione della vita".