Roma, Totti: "Potrei allenare"

Il capitano giallorosso si racconta: "Avevo già firmato per la Samp, poi Sensi si impuntò"

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"Roma per me è tutto. Ho sempre tifato per la maglia che indosso da 25 anni, non potrei volere altro dalla vita". Si apre così l'intervista rilasciata da Francesco Totti al Corriere dello Sport. Il capitano giallorosso, fresco 40enne, dichiara amore alla città e lascia aperto uno spiraglio per il futuro prossimo: "Magari potrei allenare. Conoscendo il mio carattere, forse non saprei gestire un gruppo, ma lo cambierò".

Passando poi ad analizzare il passato, Totti traccia un bilancio degli allenatori che ha avuto nella sua lunga carriera: "Zeman era quello con cui mi sono trovato meglio di tutti. Anche con gli altri, più o meno. Ma io non ho avuto mai problemi con gli allenatori perché poi alla fine ho fatto sempre il mio dovere, li ho sempre rispettati e, questo lo ribadisco un'altra volta, io alla Roma non ho mai cacciato via un allenatore, non ho mai voluto un allenatore. L'unico con cui ho avuto un po' di problemi è stato Carlos Bianchi". Ed è proprio sotto la gestione del tecnico argentino che il Pupone è stato ad un passo dall'addio a Roma: "Firmai con la Sampdoria e il giorno dopo ci fu un torneo all'Olimpico con Ajax e Borussia Dortmund. Forse sarà stato il destino, ma quella sera feci due goal sia all'Ajax che al Borussia Dortmund. Ma dopo la partita il presidente Sensi s'impuntò e disse: lui da qua non va via. Alla fine saltò tutto con la Sampdoria e rimasi in giallorosso - rivela -. Bianchi disse o Totti o me e Sensi disse Totti. E da lì è cambiato tutto...".

A lungo si è parlato di un possibile passaggio del capitano romanista al Real Madrid: "Era il 2003. C'era Capello con i Sensi, ma vivevamo un momento molto particolare tra me e la società. Il Real spingeva a tutti i costi perché giocassi da loro. Era l'unica squadra al mondo per la quale io, a malincuore, avrei potuto lasciare Roma. Ci pensai seriamente - ammette serenamente -. Però alla fine la famiglia, gli amici, mia moglie, mi hanno aiutato a capire tante cose, così sono rimasto qua. E considero che sia stata una fortuna". Nel presente c'è una stagione da portare avanti sotto la gestione Spalletti: "Con lui ho un rapporto che va oltre anche il calcio. E' una bella persona che ha i propri valori, un allenatore che ha una cultura calcistica superiore alla media. E per me la Roma ha fatto un grande investimento riprendendo questo tecnico". Infine si torna a parlare di futuro e se la panchina potrebbe ingolosire il capitano, la speranza resta sempre la stessa: "Sinceramente non so cosa farò. Però spero di rimanere per sempre nella Roma. Sarei davvero felice se potessi essere di aiuto al club".

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