Dopo il grande spavento, Gian Piero Ventura trova pregi e difetti della sua giovane Italia. "Il 90% dei nostri errori sono stati di superficialità. Abbiamo avuto dieci minuti di sbandamento, non eravamo più squadra. Ma poi ho visto una grande reazione di carattere. Sono passaggi obbligati nel percorso di crescita di questa squadra. Immobile? Ha fatto il suo dovere", ha detto il ct azzurro a caldo.
"Nel finale abbiamo cambiato modo di stare in campo. Pian piano ci stiamo avvicinando.Ma ci sono tutti i presupposti per fare bene, e mi prendo le responsabilità di questa affermazione: basta avere pazienza", ha aggiunto. Poi l'analisi: "Finora tutti i gol che abbiamo subito sono 'non-gol': dalla Francia a stasera, sempre nostri regali. Se mi sento tradito? No, Verratti non l'ha fatto apposta a dare quel pallone indietro su cui è nato il pari della Macedonia. E anche Barzagli e Bonucci, giocatori di esperienza, hanno le loro responsabilità. E' che in quel momento abbiamo avuto un quarto d'ora di black out. Difficilmente errori del genere si possono ripetere all'infinito, si può solo migliorare. Da ora dovremo cominciare ad essere noi stessi. Ma con questo gruppo di ragazzi, poco poco alla volta, c'è la possibilità di fare bene". Sul futuro di Buffon: "Lui vuole arrivare al Mondiale. Un giocatore del genere è importante al 50 per cento come portiere e al 50 per quello che rappresenta. Il passaggio deve essere graduale, i giovani devono lavorare per diventare punti di riferimento. E fino a quando mpon ci saranno punti riferimento non possiamo rinunciare. Non esiste al mondo cambio generazionale senza lavoro. C'è tanto lavoro da fare, ma poco tempo, bisogna dare tempo a questi ragazzi di diventare quello che sono gli altri".
"Nel secondo tempo siamo scesi in campo un po' molli, una volta subito il pari non abbiamo saputo reagire ma poi l'abbiamo fatto sul 2-1. Su questi campi non puoi sbagliare niente, o ti mangiano". Così Ciro Immobile, subito dopo la fine di Macedonia-Italia, in cui l'attaccante azzurro ha segnato una doppietta. "Vincere era importante per il gruppo, per il mister e per il lavoro fatto in settimana - ha aggiunto -. Abbiamo fatto un bel primo tempo, dopo il secondo con la Spagna, Peccato solo per quei minuti di appannamento dopo il secondo gol dei macedoni. Comunque siamo sulla strada giusta, e con la cattiveria che ci vuole". Ora titolare? "Qui mi sento importante. E' bello sentire la fiducia del tecnico e dei compagni, sono cose che ti fanno essere felice di essere in questo gruppo. Adesso c'è da conquistare questo posto per la Russia".
"Contro la Macedonia abbiamo concesso troppe palle gol: alla fine abbiamo portato a casa i tre punti mettendoci l'anima e il cuore, di questi tempi siamo premiati anche oltre misura....Ma vuol dire che lo meritiamo". Lo ha ammesso Gigi Buffon al termine della partita in Macedonia. E ancora: "E' stata una partita molto strana, siamo passati in vantaggio e non siamo riusciti a gestirla nella maniera opportuna. Ventura ha in mano tutto e cerca di aiutarci trasferendoci i suoi concetti di gioco. Ogni tanto anche noi commettiamo degli errori, ma abbiamo 7 punti e siamo ancora in corsa".