Avanti con Manolo Gabbiadini, un po' perché è l'ora che anche lui abbia una chance. E un po', per la verità, perché non ci sono in giro alternative realmente valide. Il Napoli, costretto a rinunciare a Milik, non andrà sul mercato prima della riapertura di gennaio. Niente svincolati, quindi, e niente, soprattutto Miro Klose, giocatore accostato agli azzurri nelle ultime ore. E' una questione di tempo, il tempo necessario per rimettere in forma un attaccante che non è più giovane e non gioca dallo scorso maggio. Di qui la decisione di non portarlo a Napoli e di continuare con chi è già attualmente in rosa.
Nessun ritocco, quindi, semmai la necessità di riadattare il modulo a un gioco che dovrà essere necessariamente diverso. Senza Milik, il Napoli perde sicuramente in fisicità anche se con Gabbiadini potrebbe guadagnarci in agilità e imprevedibilità. Come il polacco, Manolo è un attaccante in grado di far giocare la squadra venendo incontro al pallone, ma è meno centravanti, meno uomo d'aria di rigore. Per questo nell'immediato post-infortunio di Milik si era pensato a Klose. Perché il tedesco sembrava l'uomo adatto a garantire peso all'attacco. Gabbiadini, al contrario, sa cercare maggiormente la profondità ma gira al largo degli ultimi 15 metri, esce naturalmente dall'area di rigore e, spesso, si allarga. Un movimento che dovrebbe lasciar spazio agli inserimenti centrali dei centrocampisti ma che porterà il gioco di Sarri a essere forse meno arioso, spostato quindi sulle fasce. Di sicuro al momento non ci sono alternative. Per gennaio, poi, tutto sarà possibile. Un altro nome finito nel taccuino di Giuntoli è quello di Pavoletti, per il quale Preziosi sembra opporre resistenza, ma potrebbe tornare di moda anche Lapadula, giocatore che era stato accostato in passato agli azzurri e non sta trovando fin qui spazio nel Milan.