Il caso Icardi. L'ultima grana in casa Inter: difficile da gestire, ancor più da risolvere. Errori a profusione da una parte e dall'altra: la Curva contro il giocatore, il resto dei tifosi con Maurito contro la Curva e, non ultimo, contro la società che si è schierata al fianco degli ultras. Un polverone che complica il futuro dei nerazzurri. E l'ex presidente Moratti? Lui, saggiamente, si defila: “Un grande caos in cui non entro certamente io”.
Poche parole. Pronunciate di malavoglia di fronte ai cronisti che lo attendevano sotto la sede dell'azienda di famiglia in centro a Milano. Massimo Moratti, visibilmente contrariato, ringrazia prima e allunga il passo ma poi, con l'incalzare delle domande, ecco quel "è un grande caso in cui non entro certamente io" che dice comunque molto.
Perché in quelle poche parole c'è dentro tutto il disappunto per una situazione gestita malissimo, in primis a livello societario. Una società da cui oggi Massimo Moratti è fuori ma che, proprio in situazioni come queste, avrebbe quanto mai bisogno di figure come la sua.