Il fenomeno Ronaldo svela tutto sulla sua esperienza a Madrid. In un'intervista a Onda Cero il campione brasiliano ha parlato dei suoi allenatori: "Sacchi era noioso, Capello poco sveglio. Il migliore che ho avuto è stato Del Bosque". Sulle sue notti madrilene: "Ho passato più notti con Roberto Carlos che con tutte le mie mogli. Florentino Perez mi ha chiesto di passare più sere a casa che in discoteca". Poi un sogno: "Vedere Coutinho al Real Madrid".
Nel corso dell'intervista duro attacco agli staff medici di Psv, Barcellona e Inter: "Nei primi 10 anni di carriera mi sono allenato molto male, nel senso che hanno sbagliato metodo di allenamento con me. Molte volte dovevo correre come Roberto Carlos e Cafu e non potevo. Ho avuto tanti infortuni per colpa degli allenamenti collettivi. I miei sono stati stop pesantissimi: con il primo sono stato fermo un anno e quattro mesi, con il secondo un anno e due mesi. Ma sono stati due infortuni durissimi, non c’erano precedenti di giocatori di calcio con una lesione di quel tipo. Non si sapeva come curarli, non si conosceva la tecnica di fisioterapia".
Ma la voglia di tornare a giocare e l'amore per il calcio hanno prevalso su tutto: "Ho iniziato a giocare a calcio a 9 anni il pallone era tutta la mia vita. Non volevo lasciare il calcio per una lesione, ho sempre cercato di superarla".
I peggiori allenatori avuti a Madrid sono stati due italiani, Sacchi e Fabio Capello: "Una volta sono arrivato in ritardo due volte nella stessa settimana. La prima volta, Sacchi mi ha fatto una ramanzina di ben 15 minuti e mi ha multato. La seconda volta, prima ancora che cominciasse a parlare, gli dissi: o la ramanzina o la multa. Capello? Non era molto sveglio, non lo scelgo tra i miei migliori allenatori".
Sul migliore nessun dubbio: "Vicente del Bosque. Con lui abbiamo vinto la Liga nel 2003 quell'anno è stato incredibile, il migliore della mia carriera ma a fine stagione purtroppo è stato esonerato". Sull'attuale tecnico madridista Zidane: "Zizou è fenomenale. Ci siamo affrontati molte volte in campo in Italia e quando mi feci male al ginocchio lui venne a trovarmi a Parigi e lì ci conoscemmo meglio".
Rapporto speciale quello con il connazionale, Roberto Carlos: "Ho passato più notti con lui che con tutte le mie mogli messe assieme. E se non fosse stato per l'amico il Mondiale del '98 poteva finire in tragedia: "Roberto Carlos mi ha salvato la vita. Era mezzanotte passata, eravamo in stanza e mi sono sdraiato per prendere sonno. Ad un certo punto ho avuto delle convulsioni violente e ho perso conoscenza per una trentina di secondi. Tremavo. E lui, all'inizio, pensava stessi scherzando..."
Chiusura sulle sue notti brave madrilene: "Florentino mi disse di stare di più a casa e di non uscire così tanto. Prese ad esempio Figo, ma io gli risposi che con la moglie che aveva Figo pure io sarei rimasto molto più tempo a casa".
Poi un sogno per il futuro del Real Madrid: "Coutinho in maglia Blancos".