Legia Varsavia, Europa senza tifosi

Stadio chiuso e trasferte bloccate: "I nostri tifosi non sono pronti"

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Quando il sogno europeo si trasforma in un incubo. La Champions League del Legia Varsavia ha imboccato la strada del dramma sportivo: tre sconfitte in altrettante partite, un solo gol fatto e ben 13 subiti. Gli incidenti col Dortmund, quelli di Madrid, la squalifica del campo per la gara di ritorno col Real e ora anche la dura presa di posizione della società, che non organizzerà più trasferte europee: "I nostri tifosi non sono pronti".

A dare l'annuncio, sul proprio profilo Twitter, è il portavoce del club Seweryn Dmowski, dopo gli incidenti di Madrid che hanno portato all'arresto di 12 tifosi polacchi: "Gli eventi di ieri sera significano la fine dei viaggi all'estero per le partite europee nella loro forma attuale". Una presa di posizione dura, ribadita anche ai microfoni della rete polacca Tvn24: "Faremo ogni sforzo per adottare norme completamente diverse. Ciò che è accaduto dimostra che i nostri tifosi non sono ancora pronti ad andare in Europa occidentale".

La decisione del club si somma al provvedimento Uefa del 29 settembre, legato agli incidenti durante la gara interna col Borussia Dortmund: 80.000 euro di multa e porte chiuse per Legia-Real Madrd. Almeno due delle ultime tre partite della squadra polacca in Champions saranno dunque giocate senza supporter. Una punizione che si somma ai deludenti risultati sportivi.

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