"Io tra i candidati per il dopo De Boer? Magari. Ringrazio chi ha fatto il mio nome, mi piacerebbe, in cuor mio c’è sempre questa piccola speranza ma adesso il presente si chiama De Boer che deve fare bene per questi colori". Così Andrea Mandorlini, ex difensore nerazzurro indicato come uno dei possibili successori dell'olandese in caso di cambio in panchina, a 4-4-2. "Auguro a lui il meglio. Chissà se un giorno esaudirò questo sogno!".
Il suo nome sarebbe gradito - nel caso eventuale di un cambio tecnico che solo un tracollo ora come ora potrebbe determinare - per il suo passato nerazzurro, per la sua conoscenza del campionato italiano e non ultimo per il fatto che in attesa di Simeone sarebbe un "perfetto" traghettatore. E Andrea Mandorlini, in esclusiva alla nostra trasmissione 4-4-2, non si sottrae all'argomento: "Troppa fretta nella scelta di De Boer? I cambiamenti sono stati repentini però è stato preso un allenatore nuovo e si è iniziato un nuovo percorso. In Italia si vuole sempre tutto e subito: De Boer avrà il tempo per dimostrare le sue qualità. In questo momento stanno mancando i risultati ma solo la società potrà dire se è stata una scelta affrettata. L’unica medicina possibile è la vittoria.
"Io tra i candidati per l'eventuale dopo De Boer? Magari. Ringrazio chi ha fatto il mio nome, mi piacerebbe, in cuor mio c’è sempre questa piccola speranza ma adesso il presente si chiama de Boer che deve fare bene per questi colori e per tutta la gente interista. Auguro a lui il meglio, ringrazio tutti i tifosi interisti per l’affetto e chissà se un giorno esaudirò questo sogno. Il 4-3-3 è il modulo giusto? Il modulo credo che si sposi sempre con le caratteristiche dei giocatori. La rosa dell’Inter è composta da tanti calciatori bravi, è arrivato Banega che secondo me è fantastico. Poi alla fine in un sistema di gioco è la disponibilità dei giocatori che fa la differenza.
"Icardi condizionato nelle prossime gare? Non lo so, ha dimostrato di avere personalità. Un poco potrà subire la pressione ma come ha avuto carattere nello scrivere alcune cose dovrà dimostrare anche in campo di essere un giocatore con gli attributi, facendo gol come ha sempre fatto. Giusto lasciargli la fascia da capitano? Credo sia stata una scelta condivisa da società, allenatore e squadra. Se hanno scelto così credo che sia la scelta migliore”.