Basket, Serie A: la Virtus vince al supplementare, Milano ko con la Fortitudo
Trieste fa sudare la capolista che però alla fine prevale 89-85, Messina cade 85-80
La Virtus Bologna resta al primo posto in classifica, ma il successo contro Trieste è sofferto e arriva solo all’overtime con il punteggio di 89-85. Teodosic chiude con 24 punti e 5 assist. L’Olimpia Milano perde contro l’altra squadra di Bologna, con la Fortitudo che si impone 85-80 dopo una gara a lungo in controllo e che rischia di essere buttata nel finale. Roma batte Pesaro 92-83, agganciando Fortitudo e Olimpia.
PALLACANESTRO TRIESTE-SEGAFREDO VIRTUS BOLOGNA 85-89 OT
Resta perfetto il percorso della Virtus Bologna in vetta alla classifica, ma la vittoria di Trieste è tutto meno che agevole e serve un Teodosic in versione deluxe, 24 punti e 5 assist alla fine, per piegare un avversario che nonostante la difficile situazione di classifica rende la vita durissima alla squadra di Djordjevic. Trieste parte forte ed è avanti alla fine del primo quarto soprattutto grazie ai 9 punti di Elmore, secondo quarto in cui Bologna va ancora più in difficoltà. Cavaliero dalla panchina ha un impatto pazzesco e batte la sirena di metà partita con la bomba che scrive il 48-35 Trieste. La Virtus però esce rabbiosa dagli spogliatoi e torna con forza dentro alla partita, con i padroni di casa che a fine terzo periodo mantengono un minimo margine sul 60-55, mentre negli ultimi 10 minuti dei regolamentari si viaggia sul sottile filo dell’equilibrio. Trieste prova a dare la spallata definitiva costruendosi un vantaggio di 6 punti, ricucito dalle giocate di Teodosic, tra triple, assist e tiri liberi: alla sirena è 72-72, l’overtime è il regno del serbo che infila 7 punti filati, una bomba senza senso a 30 secondi dalla fine e regala il nono successo consecutivo alla Virtus.
POMPEA FORTITUDO BOLOGNA-AX ARMANI EXCHANGE OLIMPIA MILANO 85-80
Sorride anche l’altra parte di Bologna, con la Fortitudo che sconfigge l’Olimpia e l’aggancia in classifica a quota 10 punti. Gara che Bologna controlla per gran parte della sua durata, prima di un finale in cui i padroni di casa rischiano di sciupare tutto quello che di buono erano stati in grado di costruire. Le due squadre sembrano avere un’energia diversa, dato evidenziato dal secondo quarto in cui la Fortitudo scappa via e grazie a tre triple di Robertson a metà partita si è costruita un solido vantaggio sul 45-31. Milano scivola anche indietro di 21 punti nel corso del terzo periodo, ma d’orgoglio infila un parziale di 15-4 e all’ultima sirena è indietro 61-51. Il 76-64 firmato da Roll a 3 minuti dalla fine sembra scrivere la parola fine sulla sfida, ma Milano si arrampica in maniera inaspettata fino all’84-80 prima di dover definitivamente alzare bandiera bianca.
DE LONGHI TREVISO-GERMANI BASKET BRESCIA 72-68
Brescia poco brillante e così Treviso ne approfitta per conquistare il successo dopo essere stata praticamente sempre avanti nel corso della partita. In avvio è Parks a spingere la De Longhi che all’intervallo è in vantaggio 38-29 con una formidabile tripla di Logan a chiudere la prima parte di gara, con la Germani che continua a pasticciare. Lo stesso Logan e Laquintana sostengono l’attacco di Treviso al rientro degli spogliatoi, con Brescia che resta ancora indietro, ma si riavvicina fino al 54-52 con la bomba di Sacchetti che sembra dare sollievo alla Germani all’inizio del quarto periodo. Nikolic quasi da solo respinge il rientro ospite che si arena definitivamente sulla palla persa di Lansdowne a 18 secondi dalla fine.
AQUILA BASKET TRENTO-VANOLI BASKET CREMONA 79-89
Pur senza Travis Diener Cremona si prende la vittoria nell’anticipo di mezzogiorno sul campo di Trento, a cui non basta una grande prestazione di Alessandro Gentile che però non è assistito a dovere dal resto dei compagni di squadra. Partita in equilibrio nel primo tempo, il punteggio va ad elastico e alla pausa lunga la Vanoli è avanti di un solo punticino sul 44-43. Akele cerca di sospingere in avanti Cremona, il solito Gentile è pronto a rispondere anche nell’ultimo quarto, mentre dall’altra parte è Stojanovic a incidere con sei punti di fila. Cremona può finalmente rilassarsi solamente quando Mathews infila la bomba che a 77 secondi dalla fine regala 8 punti di margine agli ospiti nei confronti di un’Aquila che non può più rientrare.
OPENJOBMETIS VARESE-UMANA REYER VENEZIA 93-91 OT
Altro supplementare quello che va in scena a Varese con la Openjobmetis che piega solo dopo 45 minuti una Venezia che resta così a secco di vittorie esterne in questo campionato. La partenza di Varese sorprende forse gli ospiti che così si ritrovano presto ad annaspare sotto uno svantaggio sempre in doppia cifra che resta tale anche all’intervallo sul 41-24 in favore di Varese. Venezia cerca di rientrare partendo dalla difesa che viene impostata a zona, con l’Umana che possesso dopo possesso risale fino ad arrivare a -1 sul 53-52 che diventa addirittura vantaggio 57-56 con il gioco da tre punti chiuso da Chappell. Finale teso, Mayo si butta in penetrazione e senza paura segna, Daye sbaglia il possibile tiro della vittoria e allora è overtime. Mayo infila qui 8 dei suoi 25 punti complessivi, Chappell non coglie l’ultima opportunità e allora è Varese a sorridere.
ORIORA PISTOIA-ACQUA SAN BERNARDO CANTÙ 77-69
In una delicata sfida in ottica salvezza Pistoia si impone su Cantù e ottiene un successo pesante, determinato soprattutto dal parziale Oriora di 26-13 trovato nel corso del terzo quarto di gioco. Pistoia tira male in avvio, ma la difesa manda in tilt l’attacco ospite che fatica a trovare il canestro, prima dell’intervallo Burnell e Young iniziano a punire le scelte difensive dell’Oriora e così Cantù all’intervallo è avanti 38-35. Come detto al rientro dagli spogliatoi il volto della gara cambia completamente, con Pistoia che si costruisce un margine di 10 punti, mantenuto con un altro mini-allungo finale dopo che Cantù si era riportata anche a soli due punti di distanza intorno alla metà dell’ultimo periodo.
VIRTUS ROMA-CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO 92-83
Roma continua a restare nelle parti importanti della classifica grazie alla vittoria casalinga contro Pesaro che resta ancora senza punti in classifica e forse può avere qualche rimpianto dopo i 40 minuti del posticipo serale. Gara sempre in equilibrio, la Virtus non riesce mai a scrollarsi completamente di dosso la presenza della Carpegna che nonostante passi molti dei minuti della gara a inseguire riesce sempre in qualche modo a rientrare. Si decide allora tutto in volata, con Roma che trova due bombe molto importanti con Dyson e Kyzlink, insieme al gioco da tre punti completato da Jefferson che sigilla la vittoria in favore di Roma. A Pesaro invece non bastano i 23 punti di Barford, miglior marcatore di tutta la gara.