La panchina dell'Inter è un rebus che verrà risolto solo nel weekend quando arriveranno in Italia, a Milano, i vertici del Suning Group. Per il dopo De Boer il duello sembra essere tra Stefano Pioli e Guus Hiddink. Il primo è sponsorizzatao dalla dirigenza italiana (Ausilio-Zanetti-Gardini) che l'ha già contattato raggiungendo l'accordo economico. L'olandese, invece, è stato consigliato da Kia Joorabchian alla famiglia Zhang.
L'agente di Tevez, tra gli altri, è l'uomo di fiducia della presidenza del Suning e ha consigliato di prendere un allenatore di spessore internazionale. I cinesi, infatti, non sono stuzzicati dall'idea di prendere un tecnico italiano: da Pioli a Mandorlini passando per Guidolin. Profili individuati dalla parte sportiva italiana perché conoscono bene il campionato.
Una situazione abbastanza complicata: nel weekend ci sarà il confronto tra le parti e sarà presa una decisione. Hiddink è il preferito della proprietà cinese, ma attenzione anche a Villas Boas, Marcelino e Bielsa, Vitor Pereira e Tata Martino. Nulla da fare, invece, per Leonardo sponsorizzato dall'ex presidente Massimo Moratti. I cinesi sembrano intenzionati a non ascoltare nessuno, se non Kia Joorabchian. Per questo Pioli rischia di non sedersi sulla panchina nerazzurra nonostante l'intesa già trovata. In ogni caso il nuovo allenatore esordirà nel derby contro il Milan del 20 novembre.
Leonardo si è chiamato fuori dalla lista dei papabili per prendere il posto di De Boer all'Inter. "Io non sono il profilo ideale per l'Inter. Sono un tecnico manageriale. Sono un profilo diverso da quello che stanno cercando. Non è Moratti che spinge. Penso che il mio nome sia uscito più per il passato. La mia esperienza seppur breve è rimasta", ha detto a Sky.